Juventusnews24
·24 novembre 2025
Varriale: «Anche il Bologna si iscrive alla corsa scudetto. La Juventus invece è tagliata fuori e ha una media da Europa League»

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·24 novembre 2025

Il derby di Milano ha chiuso un altro turno cruciale del campionato di Serie A, consolidando le posizioni di vertice. Al termine della sfida, il giornalista Enrico Varriale ha commentato la situazione attuale della classifica sul proprio account X, tracciando un quadro netto delle contendenti al titolo e della distanza siderale che separa la Juventus dalla vetta.
Secondo l’analisi di Varriale, la lotta per lo Scudetto è diventata una contesa di alto livello che coinvolge ben cinque squadre. La Roma, attualmente capolista, guida un gruppo agguerrito e autorevole che comprende le grandi piazze tradizionali e una sorpresa stagionale.
Varriale ha così fotografato la situazione ai piani alti della Serie A:
«La capolista Roma con Il Napoli e le 2 milanesi si siede autorevolmente al tavolo dello scudetto cui si accomoda pure il Bologna. Si preannuncia una bella lotta cui non pare potersi iscrivere Juventus, 8 pari su 16 gare stagionali, una media da Europa League»
Il tavolo dello Scudetto appare quindi affollato di pretendenti forti, con l’aggiunta significativa del Bologna, che sta dimostrando una continuità di risultati nettamente superiore alle aspettative.
La parte più severa del commento di Varriale è rivolta alla Juventus di Luciano Spalletti. L’analisi non lascia alcuno spazio per l’ottimismo: secondo il giornalista, la Vecchia Signora non pare potersi iscrivere a questa bella lotta.
La ragione principale di questa esclusione è data dalla disastrosa media di risultati collezionati: ben 8 pareggi su 16 gare stagionali totali. Una media del 50% di partite concluse senza vittoria che, secondo Varriale, relega la Juventus a una dimensione minore, definendo i suoi risultati come una “media da Europa League”.
Questo giudizio senza appello sottolinea come i pareggi consecutivi e la crisi di identità della Juventus abbiano compromesso irrimediabilmente la sua capacità di competere per il massimo obiettivo nazionale, obbligando il club a concentrarsi su traguardi più realistici e meno ambiziosi.
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