Ventola: «Inter favorita, ma chiunque ha da perdere! Lautaro Martinez non si discute» | OneFootball

Ventola crede che i campioni d’Italia avranno la meglio sui rivali cittadini nel primo derby stagionale, ne ha parlato durante un’intervista rilasciata a Tuttosport. Inter-Milan si avvicina sempre di più.

DERBY VICINO – Nicola Ventola lascia poche speranze ai rossoneri: «L’Inter è favorita contro il Milan, ma lo è in generale su tutti. Io sui rossoneri mi ero espresso in modo positivo e continuo a dire che abbiano una rosa molto competitiva: una squadra con quell’organico può saper far male. Non è partita bene, non c’è equilibrio. A mio avviso alcuni giocatori possono essere fuori ruolo, tipo Loftus-Cheek, che schiererei più avanti, mentre Reijnders dovrebbe arretrare un po’. C’è da lavorare meglio al Milan, non solo sull’aspetto tecnico-tattico, ora lo si deve fare anche sulla testa dei giocatori, c’è pressione. Tenendo conto di tutto, della forza delle due squadre, ma anche del momento, cioè del punto di vista mentale e di quello della quadratura attuale, vedo troppo divario».

Tutto da perdere nei derby, a Lautaro Martinez critiche incomprensibili

PARTITA SPECIALE – Ventola esprime la sua opinione riguardo l’importanza di una partita del genere: «Nel derby hai sempre da perdere, è una partita speciale. In questo caso rispondo il Milan. L’Inter è una squadra già rodata e quadrata, ha forza mentale incredibile, anche se dovesse fare un passo falso cambierebbe poco, continuerebbe a lottare per tutti gli obiettivi. Al Milan potrebbe saltare l’allenatore, il che per me sarebbe una follia pura, esattamente come quanto accaduto con De Rossi».

CRITICHE – L’ex calciatore dell’Inter risponde alle critiche per l’argentino: «Se non fai la preparazione estiva ci metti molto più tempo a entrare in forma, parlo da ex calciatore. Ci sta che Lautaro Martinez non sia al 100%, ma il giocatore non si discute. Sento su di lui cose assurde, segnerà tanti gol. Poi a me piace come si sacrifica. Si sblocchi presto, magari nel derby, almeno lo lasciano stare».