PianetaBari
·23 settembre 2025
Ventura: “A Bari e Samp va concesso tempo. Caserta? 4 partite non bastano per decisioni affrettate”

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·23 settembre 2025
Sabato sera alle ore 19.30 andrà in scena dal San Nicola la sfida tra le ultime due classificate del campionato di Serie B: Bari e Sampdoria. A pochi giorni dall’incontro il doppio ex della sfida Giampiero Ventura ha parlato del momento delle due squadre e della gara di sabato ai microfoni de La Gazzetta del Mezzogiorno. Di seguito le sue parole. Clicca qui per leggere la conferenza stampa integrale di Darboe.
Copyright: Maurizio Lagana/Getty Images – Via OneFootball
Sul momento di difficoltà delle due squadre: «Credo non se l’aspettasse nessuno. Siamo tutti divisi a metà tra sorpresa e dispiacere. A Bari è stata fatta una buona campagna acquisti. Forse serve del tempo per assimilare le idee di Caserta che dispone di calciatori con caratteristiche tecniche diverse che offrono la possibilità di creare varianti tattiche. Dall’altra parte, c’è una Sampdoria reduce da una retrocessione in C salvata poi in qualche modo. Lo shock è rimasto. In panchina c’è Massimo Donati, mio ex giocatore a cui sono legato. Leggo che è all’ultima spiaggia. Mi spiace per entrambe. Sono le cose del calcio. Hanno bisogno di tempo».
Ventura si è espresso su quanto sia dannoso cambiare ogni anno giocatori: «È una falsa verità. Quest’anno, il Bari ha molti giocatori di proprietà. Cioè, gente che ha sposato la causa. Sta a loro dimostrare di meritare la piazza e allo staff tecnico di gestire al meglio la situazione. Per vincere la B o essere protagonisti, alla base ci deve essere un gruppo con individualità tecniche ed un gruppo cementato e forgiato. Sia il Bari che la Sampdoria sono in ritardo ed il malumore è capibile. A Modena, per esempio, i biancorossi hanno subito passivamente la sconfitta. Mentre a Palermo, si è giocato alla pari per un tempo contro una delle big del torneo. Devi farlo per novanta minuti e alla lunga i risultati vengono dalla tua parte».
L’ex ct della nazionale ha parlato dei due allenatori a rischio: «Sono cose di società e non mi permetto di entrare nel merito. Quattro partite non possono determinare decisioni affrettate. Le questioni vanno studiate con lucidità. Non è vero che la B è un campionato che non t’aspetta. Ne ho vinti di campionati. Si decidono sempre a marzo, aprile. C’è tutto il tempo per recuperare. Puoi essere primo alla fine dell’andata a retrocedere. E, viceversa, risalire ai vertici dai bassifondi. Succede tutto e il contrario di tutto».
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