Verona Inter, continuano le polemiche sulla mancata espulsione a Bisseck! Calvarese chiarisce: «Sostenibile il giallo, vi spiego perché» | OneFootball

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·2 novembre 2025

Verona Inter, continuano le polemiche sulla mancata espulsione a Bisseck! Calvarese chiarisce: «Sostenibile il giallo, vi spiego perché»

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Verona Inter, polemiche per il mancato rosso a Bisseck. L’ex arbitro Calvarese analizza l’episodio e scioglie ogni dubbio sulla questione

Le polemiche arbitrali tornano a infiammare la Serie A, e questa volta nel mirino c’è il match tra Hellas Verona e Inter. L’episodio che sta facendo discutere è un mancato rosso per DOGSO (Denying an Obvious Goal-Scoring Opportunity) chiesto a gran voce dai padroni di casa per un intervento di Bisseck ai danni di Giovane. Un episodio che ha lasciato sorpresi e delusi anche i tifosi bianconeri.

L’arbitro della sfida, Doveri, ha optato per il cartellino giallo, scatenando le proteste e i dubbi di moviolisti e tifosi. In molti hanno visto nell’intervento del difensore nerazzurro gli estremi per l’espulsione diretta, che avrebbe lasciato l’Inter in inferiorità numerica e cambiato radicalmente il volto della partita. A dirimere la questione è intervenuto l’ex arbitro Gianpaolo Calvarese, che ha analizzato nel dettaglio l’azione.


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L’analisi di Calvarese, pubblicata sul proprio profilo su X, parte da un presupposto: l’episodio è ingannevole. La prima visione, infatti, sembrava dare ragione a chi chiedeva il rosso. Tuttavia, è grazie a un secondo fermo immagine che la dinamica dell’azione assume un contorno diverso, scagionando di fatto la decisione presa sul campo da Doveri.

Verona Inter, Calvarese analizza il DOGSO: ecco perché il giallo è sostenibile

La chiave di lettura fornita dall’ex arbitro si basa sui criteri fondamentali per assegnare un DOGSO: il possesso del pallone, la direzione dell’azione e la chiara opportunità di segnare. Elementi che, secondo Calvarese, non erano tutti presenti nell’intervento di Bisseck su Giovane.

L’analisi chiarisce che il pallone non era più nella piena disponibilità dell’attaccante e, soprattutto, non era diretto verso la porta. Il secondo replay, infatti, mostra che la sfera si stava allargando pericolosamente verso la linea laterale.

Inoltre, un altro giocatore, Sucic, si trovava sì in zona, ma la traiettoria del pallone non garantiva a Giovane (o al compagno) una “ovvia” occasione da rete. Questa deviazione della palla verso l’esterno del campo è il fattore decisivo che declassa l’intervento da DOGSO (rosso) a SPA (Stop a Promising Attack, giallo).

La conclusione di Calvarese è quindi una promozione per l’arbitro Doveri: il cartellino giallo, alla luce di tutte le immagini, è da considerarsi “sostenibile”.

PAROLE – «Manca un rosso per DOGSO a Bisseck per il fallo su Giovane? Dal primo fermo immagine sembra di sì, ma dal secondo si evince che il pallone va verso la linea laterale e verso Sucic. Giallo sostenibile quello di Doveri.»

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