FiorentinaUno
·5 novembre 2025
Verso Mainz-Fiorentina, le prime parole di Galloppa: “Non svegliatemi, sono felice. Ecco cosa farò con i ragazzi”

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·5 novembre 2025

In casa Fiorentina dopo l’esonero di Stefano Pioli, è arrivato a guidare la squadra Daniele Galloppa. Ecco le sue prime parole in vista di Mainz-Fiorentina, match valido per la terza giornata di Conference League.
Domani, giovedì 6 novembre, la FSV Mainz 05 ospiterà la AC Fiorentina in un match chiave del girone di UEFA Conference League 2025‑26: entrambe le squadre sono a punteggio pieno fin qui (2 vittorie, nessuna sconfitta). Il Mainz ha vinto entrambe le partite 1-0: efficiente ma poco spettacolare. La Fiorentina invece ha segnato 5 gol senza subirne nelle due uscite: segno di crescita europea rispetto alle difficoltà in campionato. La partita si preannuncia tatticamente equilibrata, con modulo 3-4-2-1 per il Mainz e 3-5-2 per la Fiorentina, e un centrocampo conteso come zona-chiave. Visti i numeri recenti, un risultato di parità (1-1) con poche reti sembra lo scenario più probabile.

prima conferenza di galloppa mainz fiorentina (OneFootball) FiorentinaUno.com
Mister Gallota ha parlato a Sky Sport in vista della sfida di domani contro il Mainz in Conference League:
“Le emozioni devo ancora capirle, non svegliatemi perché così si sta bene… Sono felice… La società mi ha chiamato ieri, io sto cercando di trasmettergli l’entusiasmo che ho e di dare un po’ di leggerezza ai ragazzi perché ne hanno bisogno”.
Ecco poi le parole in conferenza stampa:
La chiamata della società? “Per quanto mi riguarda è un grande segnale, lo prendo con responsabilità e con le mie competenze. Io sono a disposizione, vedremo quello che sarà, sicuramente darò il 100% I ragazzi mi hanno accolto nel modo giusto, sono consapevoli del momento, al di là di come andrò io l’importante è come andrà la squadra Devo ringraziare la società per questa opportunità sicuramente”. Con quali idee giocherà la Fiorentina? “Il pensiero di cambiare e dare una svolta dentro di me c’è, ma il tempo è stato poco. Non voglio stravolgere tutto subito, serve cambiare l’attitudine, serve difendere da piccola ma attaccare da grande. Voglio una squadra che gestisca la partita, che si prenda la gioia e la responsabilità di fare la partita, siamo la Fiorentina e dobbiamo sentircelo dentro”.

Ecco le prime parole di Mister Galloppa per Mainz Fiorentina (OneFootball) FiorentinaUno.com
L’entusiasmo è la chiave per risollevare la squadra? “Il tasto da toccare è quello, dell’entusiasmo. In momenti così vengono prima le persone, servono loro e solo dopo i giocatori. In momenti così vengono prima le persone, servono loro e solo dopo i giocatori. In momenti così basta un episodio per andare in difficoltà, la testa conta tanto. Io voglio portargli entusiasmo, l’ho detto sia ieri che oggi alla squadra, voglio vederla giocare a calcio e divertirsi. Spero di entrargli in testa in questo senso, poi spetta a loro”. Serve giocare bene o fare “la guerra” sportiva? “A me piacerebbe giocare bene. In un giorno insegnare il tiki-taka è folle. Sono partito dalla mentalità. Si deve difendere da piccoli e attaccare da grandi. Vorrei vedere una squadra affamata in non possesso. Vorrei innamorarmi della squadra che vedo. Da giocatore mi ha sempre dato fastidio quando la palla l’avevano gli altri. La mia ispirazione? Ne ho vissuti tanti di allenatori, ma non voglio copiare nessuno. Ho sempre fatto quel che pensavo. Il buon calcio della Primavera è figlia di uno studio e della mia identità.” Sui titolari di domani

Moise Kean contro il Lecce (Ansa-FiorentinaUno.com)
“Giocherà Martinelli. Tatticamente non cambieremo molto. Cambierà l’attitudine. Firenze è una piazza molto critica. Le cose le fai quando hai gestione della palla. Quando gestisci, puoi permetterti di fare un certo tipo di aggressione all’avversario. Vorrei un po’ più di gestione della palla.” Conquistare la panchina della Prima Squadra? “Io voglio solo conquistare questi ragazzi in pochi giorni. Loro sono i protagonisti. Devono capire che davanti hanno una persona che ha sudato per essere qui. La società farà le sue valutazioni. Voglio che loro si possano fidare di me” Sull’umore dello spogliatoio L’umore è di una squadra che non è contenta. Lo spogliatoio era chiuso quando sono arrivato. I ragazzi stavano parlando tra di loro. Bisogna ripartire da questo. La prima cosa che mi sono sentito di dirgli è: ‘Se non ci aiutiamo tra di noi, non ci aiuterà mai nessuno'” Il focus della squadra è sul campionato? “Domanda sbagliata. La Fiorentina ha dimostrato che può essere protagonista in Conference League. Per noi domani è la priorità”. Cosa non si può sbagliare domani? “Sicuramente l’atteggiamento. Saremmo folli in tal caso. Sbagliarlo vorrebbe dire non aver capito il momento. Bisogna stare dentro la partita sempre. In questi momenti gli episodi spostano l’umore. Col Lecce la squadra era partita bene, ma l’episodio ha un po’ spostato tutto”. C’è stato un confronto con i giocatori su cosa non è andato sin qui? “Abbiamo avuto un confronto umano, volevo capire quale era il momento mentale della squadra. Tatticamente volevo stravolgere tutto per dare uno scossone, ma ho avuto l’impressione di poter sembrare più protagonista rispetto a loro. Ci sarà qualche rotazione”.
In conferenza stampa accanto a Galloppa era presente anche Mandragora che ha cosi risposto alle domande:
Cosa è successo alla squadra in questo avvio di stagione? “E’ un momento difficile che non ci aspettavamo. Siamo nel mezzo di una tempesta, dobbiamo restare in piedi e reagire con l’entusiasmo che ci ci ha portato il mister, pur restando consapevoli del momento. Dobbiamo guardare avanti e pensare a portare la Fiorentina lontano dai bassifondi, con prestazioni e risultati” Avete parlato fra voi giocatori nello spogliatoio? Ne abbiamo parlato ed è una delusione per tutti. Abbiamo le carte in regola per uscirne ma è arrivato il momento di dimostrarlo, perché la classifica in campionato è bruttissima. Dobbiamo trovare delle soluzioni per risalire”.
Dopo l’addio di Pradè e Pioli, la squadra ha voglia di uscire dalla situazione… “Noi siamo i primi responsabili, vogliamo uscire da questa situazione. Le critiche sono giuste ma vogliamo trasformarl e in qualcosa di diverso. E’ difficile entrare nel dettaglio di cosa non è funzionato, noi abbiamo cercato di dare tutto al mister, purtroppo non siamo riusciti ad incastrare i risultati che poi sono quelli che decidono le sorti dell’allenatore. Ci dispiace e ci sentiamo responsabili”. Il centrocampo è il reparto più in confusione? “L’essersi allungati ci ha penalizzato, le responsabilità sono di tutti. Non siamo riusciti a cambiare l’inerzia da nessun punto di vista, dobbiamo fare di più e ne siamo consapevoli. Vedremo se avremo una gestione della palla diversa”. discorso sul rinnovo del contratto? “Ho trovato l’accordo già da qualche giorno con la società, siamo in simbiosi già da questa estate. Volevo restare anche in estate perché sento Firenze come casa. Sono contento, credo di firmare fino al 2028”. Con Pioli non è mai scattata la scintilla? “Il rapporto col mister è stato sempre buono, da quando è arrivato a quando è andato via. Mi ritrovo a dire le stesse cose, quello che non ha funzionato sono i risultati. Col mister però non c’è niente di particolare che non sia andato, soprattutto dal punto di vista umano” Si sente di trasmettere qualcosa agli altri, in quanto senatore dello spogliatoio? “Assolutamente sì, voglio trasmettere i valori di Firenze e della Fiorentina agli altri, spero di riuscire ad inculca – e a farli venire fuori. Quando il momento è negativo a volte si buttano indietro, noi invece dobbiamo mandarli avanti”. Galloppa ha detto che vi siete chiusi nello spogliatoio per parlare. Cosa ne è uscito? “Ci siamo chiusi nello spogliatoio e ci siamo detti le cose in faccia, senza entrare nel merito perché non sarebbe giusto. Ci siamo parlati per uscire da questo momento”.









































