Juventusnews24
·1 dicembre 2025
Vlahovic Juve, svolta nel futuro del serbo: quei due top club possono ritirarsi dalla corsa dopo l’infortunio? Cosa rischia di succedere

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·1 dicembre 2025

L’infortunio muscolare occorso a Dusan Vlahovic durante il primo tempo della sfida contro il Cagliari non rappresenta soltanto una tegola pesante per Luciano Spalletti e per le ambizioni di classifica della Juventus, ma rischia di avere ripercussioni profonde e immediate anche sulle strategie societarie a medio termine. Se fino a pochi giorni fa il futuro del bomber serbo era un rebus tra rinnovo difficile e possibile cessione, lo stop fisico ha cambiato radicalmente lo scenario, raffreddando in un istante le piste più calde del calciomercato internazionale.
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna di Tuttosport, il problema all’adduttore sinistro potrebbe scoraggiare in maniera decisiva le pretendenti che, nell’ombra, stavano lavorando per strappare il giocatore alla Vecchia Signora. Tra i club più attenti all’evoluzione della situazione del serbo c’erano due colossi del calcio mondiale: il Bayern Monaco e il Barcellona. Entrambe le società avevano individuato nel numero 9 bianconero il profilo ideale per rinforzare i rispettivi reparti offensivi, attratte dalla sua fisicità e dal fiuto del gol ritrovato nelle ultime settimane.
L’analisi del quotidiano torinese sottolinea come queste corazzate avrebbero potuto tentare la Juve già a gennaio, magari con offerte last minute per anticipare la concorrenza, ma che sicuramente si sarebbero fatti avanti in vista della prossima estate, quando il contratto di Vlahovic (in scadenza 2026) sarebbe entrato nell’ultimo anno. Ora, però, tutto è congelato. Nessun top club è disposto a investire cifre importanti su un giocatore che rischia di restare ai box per mesi o di rientrare in condizioni precarie.
Questo stallo forzato obbliga la Juventus e il giocatore a una convivenza necessaria almeno fino al termine della stagione. Le sirene estere si sono spente, o quantomeno allontanate, lasciando la dirigenza guidata da Damien Comolli sola con il nodo del rinnovo: senza la sponda del mercato in uscita, l’ultimo tentativo per prolungare il contratto a cifre sostenibili diventa l’unica strada per evitare un futuro addio a parametro zero.









































