Calcio e Finanza
·26 luglio 2025
Volkswagen, crollano utili e cash flow nel primo semestre: riviste al ribasso le stime per il 2025

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·26 luglio 2025
Semestre complesso per il Gruppo Volkswagen, che chiude la prima metà del 2025 con numeri in flessione e uno scenario industriale in progressiva trasformazione. Il fatturato del gruppo (che è sponsor tra l’altro di Wolfsburg, di cui è anche proprietario, delle nazionali tedesche e della FIGC per le nazionali italiane) è calato dello 0,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, fermandosi a 158,4 miliardi di euro, ma a preoccupare è soprattutto la contrazione del risultato operativo, sceso da 10 a 6,7 miliardi di euro (-33%).
A pesare sul bilancio del gruppo guidato da Oliver Blume sono stati diversi fattori: l’introduzione dei dazi statunitensi al 25% sulle auto importate (con un impatto stimato di 1,3 miliardi di euro nel semestre), ma anche gli accantonamenti per le ristrutturazioni interne dei marchi Audi, Volkswagen e Cariad (0,7 miliardi), nonché gli adeguamenti regolatori legati alle emissioni di CO₂.
Il ritorno operativo sulle vendite è previsto ora al 4%, in netto calo rispetto al target minimo del 5,5%. Prima dell’inasprimento delle politiche commerciali USA, ad aprile il margine operativo era al 5,6%, salvo poi ridursi al 4,2%.
Il semestre evidenzia un flusso di cassa netto negativo per 1,4 miliardi di euro, indebolito sia dalla performance operativa che dagli investimenti. Tra questi, anche l’acquisto di ulteriori azioni Rivian (0,9 miliardi di euro). Le previsioni per il cash flow del settore Automotive nel 2025 sono state riviste al ribasso: atteso ora tra 1 e 3 miliardi di euro, contro il range precedente di 2-5 miliardi. Anche la liquidità netta stimata cala a 31-33 miliardi, rispetto ai 34-37 precedenti.
La situazione più critica riguarda la Cina, dove il risultato operativo del secondo trimestre è crollato di oltre un terzo, complice l’aggressività dei marchi locali. Volkswagen stima ora che le joint venture cinesi contribuiranno al massimo per 1 miliardo di euro nel 2025, contro gli 1,7 miliardi del 2024.
Sul fronte vendite, i numeri restano sostanzialmente stabili: 4,36 milioni di veicoli consegnati nel primo semestre, in leggero aumento rispetto ai 4,34 milioni dell’anno precedente. Segnali positivi arrivano però dagli ordini in Europa occidentale, in aumento del 19%, e soprattutto dal comparto elettrico, dove gli ordini per veicoli full electric sono saliti del 62% su base annua. Tuttavia, i volumi restano lontani dalle previsioni ambiziose del piano strategico.
A livello di brand, la divisione Core (Volkswagen, VW Veicoli Commerciali, Škoda, Seat, Cupra) mostra segnali di solidità, con un margine operativo del 4,8%. Brilla in particolare Škoda, che raggiunge un margine dell’8,5%, diventando il terzo marchio per volumi in Europa, dietro a Volkswagen e Toyota.
I brand Progressive (Audi, Lamborghini, Bentley e Ducati) hanno generato un risultato operativo di 1,1 miliardi di euro, mentre Porsche mostra una performance in calo: vendite in flessione del 6,1% a livello globale e del 14,5% in Europa allargata.
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