Lazionews24
·31 luglio 2025
Volto immutato e poche speranze di modifica: la Lazio in attesa di “fosforo”

In partnership with
Yahoo sportsLazionews24
·31 luglio 2025
Mentre José Mourinho rimaneva sereno in panchina, su quella della Lazio Maurizio Sarri, dopo soli dieci minuti di gioco, era già in piedi, sudato, a dimostrazione della tensione e della difficoltà. Il Fenerbahçe si è mostrato subito pericoloso: Szymanski con il primo tiro al volo, Elmas che si è avvicinato ancora di più al palo, e un Provedel superlativo che ha deviato un “siluro”, confermando i suoi progressi e la sua reattività. Anche Muldur ha sfiorato il gol di testa nel finale del primo tempo.
Le gambe appaiono “imballate” e la Lazio gioca “sotto ritmo”, ma questo, come sottolinea Il Messaggero, non basta a spiegare il marcato scollamento tra i reparti e la fatica nell’impostazione dal basso. Con l’ingresso di Romagnoli nella ripresa, insieme a Marusic, Cataldi e Vecino (al posto di Provstgaard, Lazzari, Rovella e Dele-Bashiru), lo spartito è un po’ cambiato. Sarri ha cercato di dare più ordine e qualità alla squadra, sperando in un immediato cambio di passo. I biancocelesti hanno iniziato a girare meglio e a trovare persino qualche “imbucata” per Castellanos, ma poi è arrivato il clamoroso pasticcio di Guendouzi: En-Nesyri ha raccolto un suo retropassaggio errato e ha servito Kahveci, che ha anticipato Romagnoli e ha insaccato. Provedel è stato incolpevole ed è stato sostituito subito dopo da Mandas al 60′. Dopo circa un’ora di gioco, sono usciti anche Tavares, Gila, Guendouzi, Zaccagni, Taty (Castellanos) e Cancellieri, lasciando spazio a Pellegrini, Hysaj, Belahyane, Noslin, Dia e Pedro. Nessuno è riuscito a sfruttare al meglio la propria chance fino al triplice fischio. La Lazio ha mutato completamente volto, ma ha continuato a fare fatica in ogni passaggio e non ha mostrato “mezzo guizzo”. Con queste premesse, modificare il risultato è stato impossibile. L’appuntamento è per sabato contro il Galatasaray (ore 20) sull’altro lato del Bosforo, con la speranza di trovare “un po’ più di fosforo”.