Xavi svela: “Stavo per lasciare il Barcellona per il Milan. Anche l’Inter mi cercò nel 2008” | OneFootball

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·6 ottobre 2025

Xavi svela: “Stavo per lasciare il Barcellona per il Milan. Anche l’Inter mi cercò nel 2008”

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In un’intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio, Xavi Hernández, icona del Barcellona e oggi allenatore, ha raccontato un curioso e finora inedito retroscena che lo ha visto vicino a vestire la maglia di due grandi club italiani: il Milan e l’Inter.

“La prima volta che sono stato sul punto di lasciare il Barça è stato per un club italiano, il Milan”, ha raccontato Xavi. “Ero in trattative con Galliani, che venne anche a Barcellona con mio padre poco dopo la nostra vittoria del Mondiale U20 in Nigeria, nel 1999. La squadra del Barça era praticamente fatta, ebbi la possibilità di andare ma non me la sentii.”

Un colpo che Silvio Berlusconi e Adriano Galliani sognarono di chiudere in un periodo in cui il Milan era già tra i top club d’Europa. All’epoca, Xavi era ancora un giovane talento emergente nel vivaio del Barça, ma già nel mirino dei grandi club continentali.


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Anche l’Inter ci provò, ma il cuore restava a casa

Non solo Milan. Quasi dieci anni dopo, nel 2008, con la panchina del Barcellona in bilico e Guardiola non ancora ufficialmente allenatore, Xavi ricevette un’altra importante offerta dall’Italia:

“Poi nel 2008 ebbi la possibilità di andare al Bayern Monaco o all’Inter”, ha rivelato. “Ma la mia priorità è sempre stata il Barcellona. Anche nei momenti più duri, con tante critiche, ho pensato di andarmene. Ma il mio cuore ha sempre voluto restare qui.”

Una carriera scritta in blaugrana

Xavi non lasciò mai Barcellona fino al 2015, diventando uno dei simboli della filosofia del club e del tiki-taka, vincendo tutto: 4 Champions League, 8 Liga, 2 Europei e 1 Mondiale con la Spagna. Ma quei “sliding doors” del passato raccontano quanto il calcio, a volte, sia questione di dettagli e sensazioni.

Cosa sarebbe successo con Xavi in Serie A?

Chissà come sarebbe cambiata la storia del Milan se nel 1999, accanto a Maldini e Shevchenko, ci fosse stato anche un giovane Xavi. O se nel 2008, in un’Inter che di lì a poco avrebbe scelto Mourinho, il regista catalano avesse preso in mano la regia dei nerazzurri.

Alla fine, ha vinto il Barça. Ma il calcio italiano ci è andato davvero vicino.

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