Juventusnews24
·31 ottobre 2025
Yildiz liberato da Spalletti: così il tecnico vuole esaltare le qualità del 10 della Juventus. Il piano tattico

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Ci sono allenatori che arrivano per gestire e altri che arrivano per incidere, per provare a capovolgere il destino di un club attraverso idee forti e scelte coraggiose. Luciano Spalletti, l’ex ct azzurro, appartiene senza dubbio alla seconda categoria. È risaputo che all’allenatore toscano piace scommettere sulla fantasia, su quel talento grezzo o raffinato capace di rompere gli schemi e accendere la luce. Entrando alla Continassa per iniziare la sua nuova avventura, Spalletti quella fantasia l’ha trovata subito, con un nome e un numero precisi: il dieci sulle spalle di Kenan Yildiz. Ne scrive La Gazzetta dello Sport.
Nelle intenzioni del tecnico bianconero, il futuro prossimo della squadra passerà inevitabilmente dai suoi piedi. Yildiz è stato identificato come il giocatore designato per essere il punto di partenza e di arrivo del nuovo progetto tecnico. Già, il dieci: un numero che evoca creatività, ma che nel calcio di Spalletti assume un significato pragmatico e cruciale. Sarà, sì, simbolo di libertà dentro un sistema, ma una libertà funzionale, mai anarchica. Il talento individuale, per Spalletti, deve esaltarsi all’interno di un’organizzazione collettiva, perché la squadra non potrà prescindere dall’equilibrio tattico.
Ma come si tradurrà tutto questo in campo? Il piano è chiaro e guarda al recente passato di successi dell’allenatore. Il modulo di riferimento si orienterà decisamente verso il modello Napoli: quel 4-3-3 che ha regalato la “grande bellezza partenopea” e uno storico scudetto. In questo scacchiere, Kenan avrà un ruolo definito ma fluido, quasi sartoriale. Partirà come esterno, a sinistra, in una linea d’attacco a tre. Questa sarà la sua zolla di partenza. Da quella posizione, però, avrà piena licenza di prendersi la scena. Avrà la libertà di accentrarsi, di muoversi tra le linee, di cercare la giocata decisiva o la conclusione anche per vie centrali.
Kenan sa come si fa: ha la tecnica, il dribbling e la visione di gioco per interpretare questo ruolo ibrido. E, cosa forse più importante, Spalletti sa come esaltarne le qualità tecniche e tattiche. Yildiz avrà, in proiezione futura – ma una proiezione “non tanto futura”, bensì quasi immediata – il ruolo da protagonista assoluto che cerca. Non è un progetto a lungo termine; è la scommessa per il presente.
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