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·25 novembre 2025
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Prima vittoria in questa edizione della Champions League per la Juventus, che espugna lo stadio del Bodø/Glimt al termine di una partita non facile in cui si sbloccano Openda e David, i due centravanti fin qui molto criticati.
Si tratta della prima vittoria di un’italiana a Bodø dal 1978 e della prima vittoria juventina in terra norvegese, dove i bianconeri finora avevano solo ottenuto quattro pareggi 1-1.
Primo tempo decisamente negativo per gli juventini, succubi del possesso della squadra norvegese. Una grave distrazione difensiva su calcio d’angolo regala a Blomberg l’occasione di portare il Bodø in vantaggio.
Nella ripresa la musica cambia nettamente, soprattutto per via dell’ingresso in campo di Kenan Yildiz: il turco spacca letteralmente la partita, seminando il panico nella difesa del Bodø e creando ripetutamente azioni da gol.
Gol che non si fanno attendere: al 48’ è Openda a segnare la sua prima rete in maglia bianconera.
Al 59’ invece, poco dopo una rete annullata per fuorigioco a Miretti, è McKennie a ribaltare la gara e portare la Juventus in vantaggio con un’incornata imperiosa.
La gara però non smette di regalare emozioni: un fallo di Cabal permette al Bodø di pareggiare i conti su rigore all’87’, preparando la scena per un finale folle.
Sul contrattacco dopo una buona occasione dei norvegesi l’ennesima magia di Miretti permette a Jonathan David di sbloccarsi, mettendo a segno la rete decisiva dell’incontro.
Partita ormai totalmente folle: dopo una grande occasione per il Bodø, con Hauge che semina il terrore nella difesa e una conclusione di Fet che però viene murata dai bianconeri, la Juventus riesce a ribaltare il fronte e trova il gol del 3-2 nei primi secondi del recupero.
A segnare il gol è Jonathan David, un altro giocatore che stasera si è sbloccato, ma ancora una volta è decisivo Kenan Yildiz, che penetra come una lama nella difesa dei norvegesi prima di tentare una conclusione che, respinta dal portiere, viene poi ribadita in rete dal canadese.



David rischia persino la doppietta due minuti più tardi con un tiro da distanza ravvicinata, ma Bjørtoft si immola e salva la rete.
I norvegesi tornano a spingere in cerca di un pareggio e si rendono nuovamente pericolosi: all'85' un fallo di Cabal ai danni di Auklend viene sanzionato con un rigore.

Sul dischetto si porta Fet, che tira centrale e pareggia i conti, portando il punteggio sul 2-2 e raccogliendo la palla dalla porta per riprendere subito la partita.
Secondo rigore in carriera per Fet, che aveva segnato anche il primo in Eliteserien (il campionato norvegese) e che prende il posto di Høgh sul dischetto dopo i due errori di quest'ultimo contro Spurs e Slavia Praga in questa edizione della Champions.
Juventus decisamente arrembante in questa ripresa, e la rimonta, dopo il gol annullato a Miretti, si realizza al 59' con un'incornata di McKennie che porta i bianconeri sul 2-1.



Ancora una volta decisivo il contributo di Yildiz in costruzione, con il turco che salta due uomini prima di servire sulla fascia, che scocca il cross su cui si avventa di testa McKennie.

Un gol esaltante anche per Luciano Spalletti: la sua reazione in panchina non ha bisogno di didascalie.
Gara decisamente cambiata nella ripresa: a segnare stavolta è Miretti, un altro dei giocatori lanciati a sorpresa stasera da Spalletti. Azione splendida con ancora una volta il contributo di Yildiz e Miretti che va a segno dopo uno scambio con Openda.
In posizione irregolare però Openda: il gol viene annullato al VAR.
Inizio decisamente positivo per la Juventus nella ripresa, anche grazie all'ingresso decisivo di Kenan Yildiz (100a presenza in bianconero per lui, oltre che per Cambiaso).
La rete si gonfia dopo appena 2' di gioco, dopo alcune proteste per un possibile rigore per un contatto in area tra Bjørtuft e Miretti.

Sugli sviluppi dell'azione Openda rigira il pallone in rete per il pareggio su assist di Yildiz.


Check al VAR necessario, sia per la mancanza di una piena visuale da parte dell'arbitro, sia per una sospetta posizione irregolare di Openda, che però viene esclusa dall'intervento dell'assistente video: pareggio per la Juve.
Primo gol in maglia bianconera per Openda, che non segnava dallo scorso aprile con la maglia del Lipsia.
Nel finale del primo tempo la Juventus prova a imbastire una reazione. Prima azione convincente dei bianconeri al 43', con una buona manovra che viene conclusa da Conceicao, il migliore in campo per la squadra di Spalletti. La conclusione però non impensierisce Haikin.
Continua la pressione del Bodø, che continua a creare scompiglio nell'area della Juventus. Al 35' proteste dei norvegesi per un fallo di mano in area di Locatelli.

Il tocco c'è, ma l'arbitro valuta il tocco di gamba di Locatelli prima che il pallone arrivi sul braccio e non assegna il tiro dal dischetto.
Al 24' pericolo per la Juventus, con un cross di Bjørkan (in campo nella sconfitta dell'Italia per 4-1 contro la Norvegia a San Siro) che l'ala sinistra Blomberg trasforma in una conclusione velenosa a sfiorare il palo.

Il gol norvegese si fa attendere veramente pochissimo: al 27' è proprio Blomberg, lasciato solo in mezzo all'area, a rigirare in area dopo una spizzata di testa di Hogh su calcio d'angolo.

Ennesima rete subita dagli juventini da situazione di calcio d'angolo e difesa bianconera colpevole nel lasciare Blomberg libero di accelerare sulla spizzata di Hogh e colpire senza uomini addosso da distanza ravvicinata.
Partita non facile per la Juventus, che si trova spesso schiacciata in difesa con diversi giocatori in area di fronte a un Bodø che sta controllando il possesso, ma che fatica a concludere visto l'affollamento negli ultimi metri di campo.
Per contro la Juventus trova qualche conclusione più interessante: un diagonale di Locatelli all'11', fermato senza problemi dal portiere dei norvegesi Haikin, poi un tiro al volo di Adzic su assist di Conceicao che però vola alta oltre la traversa.
Giorgio Chiellini, nelle sue vesti di Director of Football Strategy, ha parlato a Sky delle condizioni della serata: “A Seattle, una delle ultime mie partite è stata anche peggio, poi Poznan e Istanbul. Mi sembra che le condizioni per giocare ci siano, alla fine sono chiacchiere che facciamo noi, quando vai in campo quello che conta è vincere contro una squadra che ha fatto risultati importanti in casa”.
Sull’importanza della gara di stasera: “Oggi è importante, è un crocevia decisivo, una vittoria sarebbe un bello slancio per la stagione, per la Champions e non solo. Giocano anche alcuni ragazzi che hanno avuto meno spazio, c’è bisogno di freschezza e velocità”.
“Sappiamo di essere in costruzione, ma siamo qui per velocizzare le cose. Siamo consapevoli dei risultati che dobbiamo fare, abbiamo fiducia nell’allenatore, nell’esperienza che può dare a tanti ragazzi. Oggi è un primo passo importante”.
Nevicata all'Aspmyra Stadium di Bodø: sarà una partita segnata anche dalle condizioni metereologiche. -2°C di temperatura e tacchetti speciali per l'erba artificiale dello stadio norvegese.
Neve che nelle competizioni europee non evoca buoni ricordi per gli juventini, dall'eliminazione in Europa League maturata in Polonia contro il Lech Poznan alla gara di Champions a Istanbul contro il Galatasaray che tra interruzioni e polemiche costò un'altra eliminazione europea ai bianconeri.
La Juventus ha già giocato in Norvegia in quattro occasioni, senza mai ottenere un successo. Anzi, tutte e quattro le gare si sono concluse con lo stesso punteggio, 1-1.
L'ultima volta che un'italiana ha vinto sul terreno del Bodø/Glimt è stata nel 1978, quando l'Inter vinse 2-1 agli ottavi di Coppa delle Coppe. Da allora il Bodø ha battuto la Lazio, la Sampdoria e per due volte la Roma (che venne travolta 6-1 in un'occasione).
Spalletti ha parlato ai microfoni di Sky delle condizioni della partita: “Il miglior momento di stasera, andando dentro gli spogliatoi, quando saremo in campo, sarà quando ci renderemo conto che tutto quello che riusciremo a fare stasera non dipenderà dalle persone che abbiamo incontrato e dalle situazioni che ci siamo trovati davanti e dipenderà da noi”.
Sui cambi di formazione: “Le scelte sono state fatte per dare ricambi e mostrare fiducia a questi giocatori, dando loro un’opportunità importante. Siamo in Champions League, nella lounge del calcio, dobbiamo andare a fare un calcio più qualitativo, abbiamo più capacita di saltare i giocatori di altre squadre, ma dobbiamo pensare anche all’equilibrio. Dobbiamo tirarci fuori dalla mediocrità”.
BODØ/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sjøvold, Bjørtuft, Aleesami, Bjørkan; Brunstad Fet, Berg, Evjen; Blomberg, Høgh, Dybvik Maatta. All. Knutsen
JUVENTUS (3-4-2-1): Perin; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; Cambiaso, Locatelli, Adzic, McKennie; Conceiçao, Miretti; Openda. All. Spalletti









































