Pagine Romaniste
·8 novembre 2025
Zaniolo: “La maglia numero 10 alla Roma? Totti è intoccabile”

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·8 novembre 2025

Anche a distanza di tempo dalla sua esperienza nella Capitale, Nicolò Zaniolo continua a parlare della sua avventura alla Roma con grande rispetto per la storia del club. L’attaccante dell’Udinese ha rilasciato una lunga intervista a DAZN per il format Storie di Serie A, affrontando diversi temi legati alla sua carriera e ai ricordi legati ai giallorossi. Ecco le sue parole:
Forse sei stato il più vicino in quegli anni a poter prendere la 10 della Roma, ci hai mai pensato?
“No, non me l’hanno mai proposto, ma non l’avrei presa. Totti è Totti a Roma, è intoccabile, per quello che ha fatto, per le scelte di vita che ha fatto. Totti è un fenomeno, una leggenda, un campione, non solo per la Roma ma per il mondo. Non ho mai pensato neanche nell’anticamera del cervello di prendere la 10. Se me l’avessero proposto avrei detto subito di no”.
Sulle difficoltà delle prime esperienze.
“Quando sei giovane vieni catapultato nel mondo dei grandi, fai le prime buone prestazioni. Ti senti più di quello che sei. Dopo una doppietta contro il Porto agli ottavi di Champions League non ti senti più i piedi per terra, e questo è uno sbaglio che un ragazzo non deve fare, ma è difficile tenere i piedi per terra. Bisogna avere un cerchio di persone che stanno con te non per convenienza, ma perché ti vogliono bene. Il consiglio che posso dare a Camarda e Pio Esposito è che sono dei grandi calciatori, devono stare con le persone che gli vogliono bene veramente e di fidarsi di quelle persone”.
Sugli infortuni.
“Mi hanno fatto crescere dal punto di vista professionale. Prima vedevo la palestra come una costrizione, adesso so che se non mi alleno non posso giocare. In quel periodo mi sono aggrappato all’amore che mi davano i tifosi della Roma, all’amore della mia famiglia. Andavo al campo e ci stavo male, per fortuna non ho mollato e ora sono qua”.
L’unico trofeo degli ultimi 15 anni della Roma porta il tuo nome nel tabellino.
“È stato uno dei giorni più belli della mia vita. Abbiamo lavorato tanto per vincere quel trofeo”.
Senti Mourinho ogni tanto?
“Ci siamo sentiti quando eravamo entrambi in Turchia. È un allenatore fantastico, ho imparato tanto da lui. Ogni tanto parliamo della finale di Conference. È un giorno che penso sia rimasto nel cuore anche a lui”.


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