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·29 dicembre 2025
Zhegrova al 75% della condizione, spifferi dalla Continassa: su cosa sta lavorando ‘mister Zeppetta’ alla Juventus. Retroscena

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Da bambino lo chiamavano il “Messi del Kosovo” per quell’ossessione quasi compulsiva di scartare i compagni per strada. Oggi, alla Continassa, Edon Zhegrova è diventato per tutti “Mister Zeppetta”. Il soprannome, coniato da Luciano Spalletti, è stato accolto con un sorriso dall’esterno d’attacco, simbolo di un feeling tecnico che sta sbocciando definitivamente. La prestazione contro il Pisa, dove il classe 1999 è risultato il migliore in campo cambiando marcia alla squadra per 35 minuti ad alta intensità, è solo la punta dell’iceberg di un lavoro profondo e meticoloso svolto dietro le quinte.
Quando è arrivato a Torino a fine mercato, Zhegrova sembrava un “oggetto smarrito”. Ereditato dalla gestione precedente, ha dovuto fare i conti con una fastidiosa pubalgia che lo aveva costretto a un lungo stop. Un problema subdolo, che richiede una gestione chirurgica dei carichi per evitare ricadute quando si alzano i giri del motore. Se con Igor Tudor il minutaggio era stato ridotto all’osso (appena 36 minuti in 3 apparizioni), con Spalletti la musica è cambiata: 173 minuti in 8 presenze, ma soprattutto una crescita esponenziale nell’incisività.
Come riporta Gazzetta.it, la svolta è arrivata grazie a un cambio radicale nella routine di lavoro condiviso tra staff tecnico e area medica. Nei primi mesi, l’attività quotidiana di Zhegrova era divisa in modo netto: 70% lavoro fisioterapico e solo 30% area performance. Nelle ultime settimane, il trend si è ribaltato. Pur continuando un lavoro specifico di forza per potenziare glutei e addominali bassi (fondamentali per proteggere la zona pubica in un giocatore esplosivo come lui), ora il kosovaro lavora quasi a pieno regime col gruppo.
Secondo gli addetti ai lavori, la condizione attuale di Zhegrova è al 75%. Il supporto psicologico del club ne ha lodato l’ottimismo naturale e la voglia di sacrificio mostrata durante la riabilitazione. La scommessa di Spalletti è chiara: trasformare l’arma tattica a gara in corso in un titolare capace di reggere tre partite a settimana. Se “Mister Zeppetta” continuerà a dribblare i problemi fisici come faceva con gli avversari per strada, la Juventus avrà trovato il suo top player in casa.









































