Zidane torna in panchina? «Presto». Cosa c’è dietro la sua risposta, la suggestione Juve e dove potrebbe davvero allenare il francese. Retroscena | OneFootball

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·12 novembre 2025

Zidane torna in panchina? «Presto». Cosa c’è dietro la sua risposta, la suggestione Juve e dove potrebbe davvero allenare il francese. Retroscena

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Zidane potrebbe presto tornare in panchina: ecco dove potrebbe allenare nella prossima stagione e la verità sulla Juventus

A poco più di otto mesi dalla finale dei prossimi Mondiali, in programma al MetLife Stadium di New York il 29 luglio 2026, Zinédine Zidane è tornato a parlare del suo futuro. E l’ha fatto con un semplice avverbio, “bientôt” (presto), che ha riacceso le speranze dei tifosi e scatenato la fantasia sul suo possibile rientro in panchina. Che sia come CT della Francia, dove è dato come favorito numero uno per sostituire Didier Deschamps dopo l’Europeo 2024, o alla guida di un club, il suo ritorno sembra ormai imminente.


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Oltre quattro anni di auto-esilio: la “grande rentrée” è vicina

L’occasione per queste dichiarazioni è stata una partita di beneficenza a Tolone. Zidane, impossibilitato a giocare per un infortunio muscolare, ha seguito la gara a bordo campo, vestendo per l’occasione i panni dell’allenatore. Interrogato dai giornalisti su quando sarebbe tornato in campo, ha risposto: «Presto». Una frase di circostanza o un indizio concreto dopo oltre quattro anni sabbatici dal grande calcio? Il suo entourage conferma che il momento di rimettersi la tuta e tornare al lavoro è finalmente giunto.

L’addio al Real e la rinuncia a 12 milioni

La sua ultima avventura su una panchina si è conclusa il 31 marzo 2021, quando si dimise dalla guida del Real Madrid con una lettera in cui spiegava di lasciare i “galácticos” perché «la società non mi dà più quella fiducia di cui ho bisogno». Era alla sua seconda esperienza al Real, dopo aver conquistato tre Champions League consecutive (record assoluto) tra il 2016 e il 2018. Zidane rinunciò a ben 12 milioni di euro, avendo ancora un anno di contratto. Un gesto che, insieme alle dimissioni da giocatore e nella sua prima avventura da allenatore, dimostra come il denaro non sia la sua priorità.

Rifiuti importanti: Manchester United e le offerte arabe

In questi anni di pausa, “Zizou” ha respinto offerte importanti. Ha detto no a club arabi (Riyadh e Doha) e persino al Manchester United, principalmente per motivi linguistici («Capisco l’inglese ma non lo parlo in modo fluente», ammise). Anche due club francesi, il PSG e l’Olympique Marsiglia (la sua città natale), lo hanno approcciato, ma senza successo.

Il legame con la Juventus e il rapporto con Elkann

Resta un club italiano che, come ha detto lo stesso Zidane, occuperà sempre una porzione del suo cuore: la Juventus, con cui ha giocato dal 1996 al 2001. Il suo rapporto con la famiglia Agnelli, in particolare con John Elkann, è consolidato. Non ci sarebbero problemi di liquidità, come dimostrato dalle ultime campagne acquisti e dai continui aumenti di capitale. Il vero problema, semmai, è il livello della rosa bianconera, con 82 punti complessivi di ritardo dalle vincitrici degli ultimi cinque scudetti. Un abisso spaventoso che richiederebbe un intervento massiccio per tornare ai vertici.

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