Inter News 24
·4 settembre 2025
Zoff: «Donnarumma non bravo con i piedi? Prima bisogna parare, c’è una cosa che non capisco»

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·4 settembre 2025
Una leggenda vivente, l’uomo che ha alzato al cielo la Coppa del Mondo a quarant’anni, capitano di un’Italia indimenticabile. Dino Zoff non è stato solo un portiere, ma un monumento del calcio italiano, un simbolo di serietà, professionalità e carisma. La sua voce, pacata ma sempre lucida e tagliente, ha il peso della storia. Di fronte al caso che ha scosso l’estate del calcio italiano e internazionale, quello di Gianluigi Donnarumma, rimasto senza squadra per due settimane dopo l’addio al PSG, il suo giudizio non è mai banale. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, l’ex C.T. azzurro analizza la vicenda con la saggezza di chi quel ruolo lo ha interpretato ai massimi livelli, offrendo una prospettiva controcorrente e difendendo a spada tratta il valore del suo “erede” in Nazionale.
DONNARUMMA SENZA SQUADRA PER DUE SETTIMANE – «Non me lo spiego. Non dopo quello che s’è visto quest’anno, la Champions vinta anche grazie alle sue parate. A meno che non ci sia altro che noi non sappiamo».LUIS ENRIQUE VOLEVA UNO PIÙ BRAVO CON I PIEDI – «Prima serve un portiere che pari, poi, se è buono con i piedi, meglio. Ma non so quanto possa essere determinante nel gioco uno a cento metri dalla porta avversaria: non è un Platini in porta. Faccio fatica a capire come possa essere un problema per un portiere non “giocare” bene. Uno come Donnarumma fa vincere con le parate».GIGIO AL CITY DA GUARDIOLA – «Benissimo, sarà un’altra esperienza. Non voglio entrare nella testa di un allenatore che ha appena vinto la Champions come Luis Enrique».SE DONNARUMMA FOSSE RIMASTO DISOCCUPATO – «Sarebbe stato un bel problema per la Nazionale. Ma come fa uno come Donnarumma a non trovare una squadra?».GATTUSO – «Ha una Nazionale che può mettere bene in campo. Andare al Mondiale è possibile e doveroso. In porta ci sono anche Vicario, Meret e Carnesecchi, forse Di Gregorio. Non siamo messi male. Gattuso sceglierà la gerarchia dei vice di Donnarumma. Ma storicamente non sono mai in porta i nostri problemi».