
Zerocinquantuno
·09 de setembro de 2025
A Sartori il Premio Rocco: “Il segreto non sono io ma tutto il Bologna. Ci aspettiamo tanto da Rowe e speriamo che Lucumí resti con noi a lungo”

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·09 de setembro de 2025
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Nel pomeriggio odierno, presso l’Auditorium di Coverciano (FI), Giovanni Sartori ha ricevuto il 45° Premio Nazionale Nereo Rocco nella sezione sport. Il riconoscimento, organizzato dall’US Settignanese, celebra la lunga carriera e i successi del dirigente lodigiano. Di seguito, suddivise per argomenti principali, le dichiarazioni rilasciate ai giornalisti presenti dal responsabile dell’area tecnica del Bologna.
We Are One – «Condivido questo premio con tutto il Bologna, a cominciare dal presidente Saputo fino a tutti i magazzinieri: da soli non si vince niente, serve un gruppo che ti permette di ottenere certi risultati».
Professionista esemplare – «Io non ho segreti ma solo la fortuna di amare il mio lavoro, lo faccio con una passione incredibile e non mi pesa mai: ecco, forse è questo il mio segreto».
Obiettivo stagionale – «Proveremo a consolidarci, consapevoli che non è mai semplice. Anche quest’anno abbiamo fatto investimenti importanti sul mercato, arriviamo dalla vittoria della Coppa Italia e speriamo di continuare a crescere».
Con Vincenzo si vince – «Siamo felicissimi di Italiano, l’anno scorso ha portato a Bologna un trofeo che qui mancava da cinquantuno anni: vogliamo crescere insieme a lui portare altri risultati positivi».
Duello con la Fiorentina – «Ci mettono spesso sullo stesso livello, e devo dire che non mi dispiace perché ritengo che la Fiorentina abbia fatto un ottimo mercato e preso un grandissimo allenatore. Dunque se ci mettono sullo stesso livello vuol dire che faremo qualcosa di buono anche noi».
Non c’è solo Sartori – «Sartori non c’entra niente, il segreto è che la società è un’ottima società, guidata da un grandissimo presidente, con un gruppo di giocatori che si è cementato in questi anni e che condivide tutto in un modo stupendo, e un buonissimo allenatore che col proprio staff ha portato una mentalità diversa, vincente. Quindi è tutto un insieme di cose, senza dimenticare una città fantastica e una grande tifoseria che in questi anni non ci hanno mai fatto mancare il calore».
Un plauso a Kean – «Nell’ultimo anno ha dimostrato di essere un attaccante top, e l’ha fatto vedere anche ieri in Nazionale con una doppietta. Oggi è in una fase di grande crescita, forse crescerà ancora e penso diventerà uno dei più forti in Europa».
Da Dzeko a Immobile e Bernardeschi – «Il mercato ormai è finito e Dzeko è un giocatore della Fiorentina, io parlo solo di quelli del Bologna. Ciro e Federico volevano rientrare in Italia e abbiamo pensato a loro: entrambi hanno dato tanto al nostro calcio e hanno continuato a fare bene anche all’estero, siamo convinti che possano dare tanto anche al Bologna visto che quest’anno avremo quattro competizioni. Speriamo che la loro esperienza ci faccia fare un ulteriore salto di qualità».
Quasi viola in passato – «C’è stata la possibilità di un mio arrivo a Firenze. In che periodo? Con Sconcerti. E anche coi Della Valle».
Rowe a peso d’oro – «Devo dire che su di lui è stato fatto un investimento molto importante, speriamo ci dia quello che tutti noi ci aspettiamo».
Addio a Beukema e Ndoye – «Entrambe le cessioni ci hanno addolorato, ma erano necessarie».
Una Serie A anziana – «I vari Dzeko, Immobile e Modric sono calciatori importanti: l’età conta ma fino ad un certo punto, il valore tecnico viene prima. Vanno benissimo i giovani ma anche quei giocatori esperti che possono in certi momenti, specie in campo europeo, darti quel qualcosa in più».
Lucumí e il rinnovo – «Jhon è un gran bel giocatore, speriamo che resti con noi per tanto tempo».