Inter News 24
·11 de outubro de 2025
Abodi confessa: «La pace è l’obiettivo, ma il calcio deve restare un gioco. La prossimità credo aiuti»

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·11 de outubro de 2025
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e la Gioventù, ha parlato ai microfoni di SportMediaset durante il Festival dello Sport di Trento. Il Ministro ha commentato le prospettive di pace in relazione alla partita tra Italia e Israele, esprimendo la sua speranza che il contesto internazionale attuale possa influenzare positivamente gli atteggiamenti di tutti i soggetti coinvolti.
SULLE PROSPETTIVE DI PACE E IL CONTESTO DI ITALIA-ISRAELE – «Le prospettive di pace cambiano i punti di vista su Italia-Israele? La prossimità della prospettiva di pace credo aiuti gli stati d’animo di tutti i soggetti che si sono manifestati in vario modo. Mi auguro faccia ricredere anche quelle persone che hanno avuto un comportamento che è l’esattamente opposto della pace, che ha usato la violenza per affermare un principio supremo e che è anche la sublimazione del rispetto».
SUL CALCIO E LA NECESSITÀ DI RISPETTARE LE REGOLE – «Adesso c’è questo appuntamento sportivo nel quale valgono le regole del calcio e dello sport. Ci auguriamo in ogni caso che la cronaca a cui teniamo di più, quello della nostra civiltà, ci porti un risultato che si deve consolidare necessariamente».
SUL LAVORO DELLA DIPLOMAZIA – «I segnali sono confortanti. La diplomazia ha lavorato a livello straordinario e come fa la diplomazia quando vuole essere efficace lo fa senza clamori ma portando quello che serve. L’obiettivo, ripeto, è la pace e lo vediamo all’orizzonte».
Con queste dichiarazioni, Andrea Abodi ha voluto trasmettere un messaggio di speranza e di fiducia nel futuro, evidenziando il ruolo dello sport come veicolo di valori positivi, ma anche l’importanza della diplomazia nella risoluzione delle crisi internazionali.