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·24 de setembro de 2025

Acerbi rivela: «Chiesi due maglie ad Haaland e lui mi disse questo…»

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Le parole di Francesco Acerbi, difensore dell’Inter, su quanto accaduto con Erling Haland del Manchester City. Tutti i dettagli in merito

In collegamento con Sky Sport, Francesco Acerbi ha presentato la sua autobiografia “Io, guerriero”, un libro che ripercorre la sua carriera e le sfide affrontate dentro e fuori dal campo. Il difensore dell’Inter, oggi 37enne, ha colto l’occasione per condividere aneddoti e riflessioni, tra cui un curioso episodio che lo ha visto protagonista con uno degli attaccanti più forti al mondo: Erling Haaland.

Il retroscena con Haaland

Con la sua consueta ironia, Acerbi ha raccontato un episodio avvenuto dopo una partita di Champions League: «Sì, gliene chiesi due e mi mandò a cagare. A me piace confrontarmi con gente forte, ci metto l’impegno e spero di metterli in difficoltà ogni volta per aiutare la squadra». Una risposta diretta e senza filtri che ben rappresenta il carattere del centrale nerazzurro, abituato a vivere ogni sfida con grande determinazione.


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Il difensore ha voluto sottolineare come per lui sia stimolante affrontare avversari di livello mondiale. Confrontarsi con campioni come Haaland diventa un modo per misurare le proprie capacità e allo stesso tempo per trasmettere sicurezza ai compagni.

L’esperienza e il ruolo all’Inter

Oltre agli aneddoti, la carriera di Acerbi resta legata all’impatto avuto con la maglia dell’Inter. Arrivato in un momento delicato, si è subito imposto come leader della retroguardia nerazzurra, diventando una pedina fondamentale anche sotto la guida di Cristian Chivu. Esperienza, personalità e capacità di lettura delle partite lo rendono ancora oggi un punto di riferimento, nonostante l’età avanzata rispetto ai compagni.

Il guerriero che non molla mai

“Io, guerriero” non è solo il titolo del libro, ma la sintesi della sua mentalità. Dopo aver superato battaglie personali e professionali, Acerbi ha costruito la sua carriera sul sacrificio e sulla resilienza. Anche l’aneddoto con Haaland diventa un simbolo: affrontare senza timore i migliori al mondo, con rispetto ma anche con la convinzione di potersi misurare alla pari.

Il centrale dell’Inter continua così a scrivere pagine importanti della sua storia, tra ricordi, vittorie e nuove sfide da affrontare con la stessa grinta che lo ha sempre contraddistinto.

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