Allegri torna all’Allianz Stadium da avversario: dagli abbracci nel tunnel al trattamento da Re riservato dai tifosi in Juve Milan. Il racconto dell’accoglienza per l’allenatore | OneFootball

Allegri torna all’Allianz Stadium da avversario in Juve Milan: ecco come è stato accolto l’allenatore

Una serata carica di emozioni, un ritorno da avversario che si è trasformato in un tributo. L’accoglienza dell’Allianz Stadium per Massimiliano Allegri, per la prima volta a Torino da allenatore del Milan, è stata a dir poco trionfale. DAZN, con il suo speciale “BordoCam”, ha catturato ogni istante di una notte speciale per il tecnico livornese e per il popolo della Juventus.

Fin dal pre-partita, è stato chiaro che per i tifosi bianconeri quella di domenica non era una sfida contro un nemico, ma contro un pezzo della loro storia. Al momento della lettura delle formazioni, quando lo speaker ha annunciato il nome di Allegri, da tutto lo stadio si è levato un boato, un’ovazione scrosciante. Un applauso a cui sono seguiti diversi cori dedicati e anche alcuni striscioni apparsi in Curva Sud per ringraziarlo dei 12 trofei vinti.

Ma il momento più toccante, forse, è avvenuto lontano dagli spalti, nel tunnel che porta al campo. Lì, Allegri ha riabbracciato tanti dei suoi ex giocatori e collaboratori.

Juve Milan: il primo abbraccio di Allegri è per il “suo” Yildiz

Le telecamere hanno immortalato un gesto dal valore simbolico enorme. Il primo, caloroso abbraccio, è stato quello con Kenan Yildiz, il talento che proprio Allegri ha lanciato nel grande calcio.

È stato il tecnico livornese a farlo debuttare e a dargli fiducia, vedendo in lui qualità da fuoriclasse. L’incontro tra i due è stato un vero e proprio passaggio di consegne tra il passato glorioso e il futuro luminoso della Juve.

Per 90 minuti, Allegri è stato l’avversario da battere, ma il trattamento che gli ha riservato l’Allianz Stadium è la testimonianza di un legame che non si è mai spezzato. Il popolo bianconero ha dimostrato di non aver dimenticato i cinque Scudetti consecutivi e le tante battaglie vinte insieme. Un tributo giusto e commovente per uno degli allenatori più vincenti della storia della Vecchia Signora.