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·03 de setembro de 2025

Ambrosini non si capacita: «Ma perché il Milan non ha preso Leoni!?»

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Ambrosini non si capacita: «Ma perché il Milan non ha preso Leoni!?». Le dichiarazioni dell’ex centrocampista rossonero sul mancato colpo

Una riflessione strategica, una critica costruttiva che suona come un’occasione persa. Massimo Ambrosini, storica bandiera del Milan e oggi apprezzato opinionista, ha offerto un’analisi tagliente sul mercato rossonero durante il suo intervento a “Elastici”, format di Cronache di Spogliatoio. Prendendo spunto dalle valutazioni di mercato dei giocatori attualmente in rosa, l’ex centrocampista ha messo in discussione una scelta specifica della dirigenza, proponendo un’alternativa che, a suo dire, avrebbe rappresentato un investimento logico e lungimirante per la difesa.

Il ragionamento di Ambrosini parte dalla cessione di Malick Thiaw, da cui il club ha incassato intorno ai 42 milioni di euro. Una cifra che, secondo l’ex capitano rossonero, avrebbe dovuto innescare una riflessione strategica sul mercato in entrata, portando a un talento italiano che si è recentemente trasferito in Premier League: Giovanni Leoni, ora al Liverpool. Con la sua consueta schiettezza, Ambrosini ha espresso il suo rammarico per quella che considera una grande opportunità mancata.


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«Sai cosa avrei fatto io? E non capisco perché non sia stato fatto. Il Milan vede Thiaw a 42 milioni… Ma perché non prendi Leoni? Perché non prendi Leoni? Il Liverpool lo ha pagato 35. Sarebbe stata una grande scommessa. Però prendi un ragazzo giovane e italiano che comunque ha fatto partite importanti in Serie A. Nel calcio ci si parla, che questo ragazzo fosse forte Andrea Pirlo – quando allenava la Sampdoria – me lo ha detto al secondo giorno di allenamento e poi me lo hanno confermato diverse persone. Io un ragionamento di quel tipo lo avrei fatto».

Le parole di Ambrosini non sono solo un’opinione, ma un vero e proprio teorema di mercato. Sottolineano non solo la logica finanziaria – reinvestire una cifra simile su un profilo di prospettiva – ma anche l’importanza dello scouting e della conoscenza diretta del talento. L’aneddoto su Andrea Pirlo, che aveva individuato le qualità di Leoni in tempi non sospetti, è la prova che certi talenti sono noti nell’ambiente ben prima del loro exploit definitivo. Il rammarico di Ambrosini è quello di un club che, a suo avviso, avrebbe potuto e dovuto agire con maggiore prontezza, assicurandosi un giovane difensore italiano dal futuro assicurato.

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