Cagliarinews24
·22 de junho de 2025
Angelozzi saluta il Frosinone: «Sono stati cinque anni fantastici, intensi e vissuti con passione. Li porterò con me per sempre»

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Il futuro di Guido Angelozzi al Cagliari sembra ormai scritto. Le voci che da tempo si rincorrevano nell’ambiente calcistico sono diventate sempre più concrete, e ora si attende solamente l’ufficialità per l’annuncio del nuovo direttore sportivo rossoblù. La notizia, nell’aria da giorni, è ormai data per imminente, sancendo l’inizio di una nuova era per il club sardo.
L’arrivo di Angelozzi è frutto di un lungo corteggiamento da parte della dirigenza del Cagliari, che ha individuato in lui il profilo ideale per guidare le strategie di mercato e la costruzione della squadra. La sua fama di “mago” nel reperire talenti a costi contenuti e di allestire rose competitive, come dimostrato ampiamente durante la sua esperienza al Frosinone, ha convinto il presidente e i vertici societari. La sua capacità di lavorare con un occhio attento al bilancio, senza però rinunciare alla qualità, è stata un fattore determinante nella scelta.
Per Angelozzi, accettare la proposta del Cagliari significa intraprendere una nuova sfida in una piazza storica del calcio italiano, con una tifoseria passionale e l’obiettivo di consolidare la squadra in Serie A e puntare a traguardi sempre più ambiziosi. L’opportunità di costruire un progetto a lungo termine in Sardegna rappresenta un’occasione stimolante per il navigato dirigente.
L’ufficialità, attesa a breve, darà il via libera a una fase cruciale per il Cagliari, con Angelozzi che potrà mettersi subito al lavoro per pianificare il mercato estivo. Le prime mosse saranno finalizzate a rafforzare la rosa in vista della prossima stagione, individuando i profili più adatti a sposare la visione tecnica e a contribuire al raggiungimento degli obiettivi. L’attesa è palpabile tra i tifosi rossoblù, pronti ad accogliere il loro nuovo direttore sportivo e a sognare un futuro sempre più brillante.
In una lunga lettera pubblicata sul profilo Instagram del Frosinone, Guido Angelozzi ha scritto:
«Ciao Frosinone, difficile per me trovare le parole giuste in questo momento. Forse perché, quando si lascia un posto che ha significato così tanto, nessuna frase riesce davvero a racchiudere ciò che si prova.
Sono stati cinque anni fantastici, intensi, vissuti con passione, sudore e orgoglio. Anni che porterò con me per sempre. Abbiamo vinto, ci siamo tolti soddisfazioni, abbiamo perso e sofferto ma quello che conta è che abbiamo sempre reagito e lo abbiamo fatto insieme.
Il mio primo, doveroso ringraziamento va al Presidente Maurizio Stirpe e a tutta la famiglia. Mi hanno accolto come un fratello, da subito mi sono sentito a ‘casa’ e questo non è assolutamente scontato. Ho percepito la fiducia e il rispetto, insieme abbiamo creato un legame unico raro. Mi hanno aperto le porte non solo del club, ma di una terra meravigliosa, la Ciociaria, che ho imparato ad amare ogni giorno di più.
Grazie a Rosario Zoino, punto fermo e costante presenza, con il quale ho avuto un rapporto diretto, schietto ma sempre collaborativo.
Grazie a Piero Doronzo, compagno di viaggio e amico di sempre, con cui ho condiviso ogni battaglia, ogni scelta, ogni emozione.
Un pensiero speciale, poi, va a tutti i dipendenti del Frosinone Calcio: persone straordinarie, che con dedizione e amore portano avanti ogni giorno questa realtà. Siete una vera famiglia, e sentirne di farne parte è stato per me un privilegio.
Un grazie sincero anche ai giornalisti e a tutti gli addetti ai lavori, mai una parola fuori posto, sempre attenti, rispettosi, vicini alla squadra anche nei momenti più delicati. Questo clima di rispetto e collaborazione è stato uno dei grandi punti di forza del nostro percorso.
Ma il grazie più grande va a voi: all’ambiente, ai tifosi, alla gente, alla città di Frosinone. In questi anni mi avete fatto sentire uno di voi, un ciociaro DOC. E questo, per chi come me viene da lontano, vale più di qualsiasi risultato.
Il Frosinone non è solo una squadra. E’ un modo di vivere, è identità, è comunicato. Porterò per sempre con me il calore dei vostri abbracci, il suo del “Benvenuto direttore” che si è trasformato giorno dopo giorno in “Grazie direttore”. Oggi non dico addio. Dico arrivederci. Perché i legami veri non si spezzano mai».