Calcio e Finanza
·21 de fevereiro de 2025
Ausilio: «Firmerei per lo scudetto al Napoli e la Champions all'Inter»
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·21 de fevereiro de 2025
L’Inter è l’unica italiana ancora in corsa in Champions League e oggi è stata protagonista del sorteggio degli ottavi di finale di Nyon. Ma intanto c’è un campionato da giocarsi con il Napoli, anche se il direttore sportivo nerazzurro, Piero Ausilio ha le idee abbastanza chiare: «Se firmerei per fa vincere lo Scudetto al Napoli e all’Inter la Champions? Firmerei senza dubbio».
Ma non solo campionato e Champions League, l’Inter dovrà affrontare anche la Lazio per i quarti di finale di Coppa Italia e accedere alle semifinali dove l’aspetterebbe un altro doppio derby con il Milan. «Non è il caso di parlare di priorità soprattutto quando sei nel pieno della stagione – ha dichiarato Ausilio a Sport Mediaset –, era importante per noi essere in corsa ancora per tutti gli obiettivi, come deve essere per una squadra come la nostra: è il minimo per noi. Noi giochiamo per provare a vincere, essere ancora lì in tutte le competizioni ci dà ancora più possibilità».
Un tour de force che Simone Inzaghi dovrà affrontare avendo avuto un limitato numero di nuovi innesti sul mercato di gennaio, visto che alla fine la rosa è rimasta pressoché immutata: «Resto convinto che la nostra sia una rosa all’altezza e completa in ogni riparto. Mandando in prestito Buchanan cercavamo una buona operazione sugli esterni e ci si è presentata l’opportunità Zalewski che abbiamo colto. Per il resto, non mi piacciono le rose troppe ampie perché sono difficili da gestire. Abbiamo due giocatori per ogni ruolo e siamo coperti in ogni zona del campo. Problemi in attacco? Abbiamo cinque giocatori in quel reparto».
«Asensio? I rumors sono legati alle attività degli agenti che devono spostare giocatori. Con lui, e aggiungo Joao Felix e altri giocatori, ci sono opportunità che il mercato mette a disposizione. Noi abbiamo detto a tutti che davanti eravamo a posto così. Se ci fosse stata qualche uscita, ci avremmo pensato, ma così non è stato – ha commentato Ausilio –. Per quanto riguarda Taremi, invece, le statistiche e il valore sono diversi. Ma so, per esperienza, che a molti giocatori è successo che l’ambientamento in Italia fosse difficile per chi viene da altre rewaltà. Non ha potuto giocare con continuità perché davanti ha Lautaro e Thuram. Non discuto i numeri, che sono un po’… particolari, ma vado oltre pensando alle prestazioni. La critica spesso non ha valutato l’importanza del suo lavoro in campo per i compagni. Quindi difucia e sono convinto che miglioreranno anche i numeri».
Sul mercato in vista della prossima estate e su un addio di Frattesi: «Ha un contratto ancora lungo. So benissimo che il ragazzo ha nella sua testa l’aspettativa di giocare maggiormente e per le qualità lo meriterebbe. Sapevamo di un forte interesse della Roma, ma gli abbiamo fatto capire, in un confronto, che avrebbe avuto un presente e un futuro importante nell’Inter. E giocare con noi significa essere in lotta, oggi, su tutti i fronti. Finita la stagione ci metteremo a tavolino e decideremo insieme serenamente, ma voglio pensare che Frattesi rimarrà ancora a lungo nell’Inter. Donnarumma? È un nome interessante, ci mancherebbe. Ma devo essere realista: abbiamo due ottimi portieri, Martinez ha un contratto lungo, abbiamo un’opzione per allungare quello di Sommer. Pensare già al 2026, è così lontano. E non credo che il PSG se lo lasci scappare».
Il futuro di Simone Inzaghi e il nuovo Mondiale per Club a cui parteciperà l’Inter la prossima estate: «Il rapporto con il mister è una cosa talmente normale e facile da gestire. Di comune accordo, non abbiamo fretta. Rinnovare di un solo anno, come è successo dopo lo scudetto, permette anche a lui di tenere alta la tensione, di essere sul pezzo, con la testa piena di motivazioni. Probabilmente rimarrà per 10 anni come allenatore dell’Inter, ma è giusto che a fine stagione – vale per lui, ma anche per me – si facciano delle valutazioni da entrambe le parti. Valutazioni che possono portare a miglioramenti come è successo nell’ultimo rinnovo. Quello che è sicuro che siamo contentissimi di lui, è il migliore allenatore che possa avere l’Inter e sono convinto che anche Inzaghi pensi la stessa cosa dell’Inter. Mondiale per Club? Avremo a disposizione diversi calciatori che non sono nel gruppo rosa in questo momento come Sucic e Carboni. Carboni sarà disponibile tra fine aprile e inizio maggio e farà parte del gruppo americano. Per Sucic manca solo la conferma dell’apertura di finestra di mercato aggiuntiva. Per quanto riguarda Esposito prenderemo una decisione con lui e la Federazione visti i suoi impegni con l’Under 21. Decideremo il meglio per tutti, certo a noi piacerebbe».
Ausilio nei suoi anni da dirigente dell’Inter ha attraversato diverse proprietà: l’ultima fase di Massimo Moratti, l’era Thohir e poi Suning, per finire con un fondo come Oaktree: «Le ho passate tutte in effetti… per me una società ma tante proprietà. Tutte diverse tra di loro, ma molto stimolanti. Oaktree si è presentata nel migliore dei modi, con tatto e delicatezza e con rispetto della struttura che hanno trovato. Non ci sono particolari cambiamenti anche se hanno portato diverse innovazioni. Sanno qual è la storia dell’Inter. Sanno che deve essere sempre competitiva. Il loro supporto non mancherà mai. Lo abbiamo visto a gennaio con l’operazione Sucic in ottica futura».