Inter-News.it
·31 de outubro de 2024
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Nicolò Barella è tra i migliori in campo di Empoli-Inter (0-3). Il vice-capitano nerazzurro offre una prestazione totale a centrocampo, risultando decisivo ai fini della vittoria finale.
SEMPRE A DISPOSIZIONE – A discapito delle sensazioni della vigilia, in Empoli-Inter il regista del centrocampo nerazzurro è di nuovo Nicolò Barella. Perlomeno nella prima fase della gara, dove la squadra di Simone Inzaghi assume gradualmente il controllo del campo e del gioco. Tuttavia la regia del numero 23 non è illuminata come quella di Hakan Calhanoglu (vicino al rientro), pertanto il tecnico inverte Barella con Henrikh Mkhitaryan. E da mezzala il vice-capitano libera tutta la sua qualità, registrando statistiche impressionanti nel 3-0 di Empoli.
SUPERIORITÀ NUMERICA – Guardando la partita tra Empoli e Inter, la sensazione era che in campo ci fosse più di un Nicolò Barella. Questo per l’arcinota abilità del numero 23 di muoversi costantemente per tutto il campo, supportando entrambi le fasi di gioco a seconda della necessità. Non è un caso che Barella chiuda la gara con più km percorsi di tutti, oltre 11,5 secondo il report ufficiale della Lega Serie A. Ma il dato più irreale è quello del coinvolgimento nel gioco, che emerge già dalla mappa dei suoi tocchi (presa da Whoscored):
Mappa dei tocchi di Nicolò Barella in Empoli-Inter (fonte: Whoscored.com)
Barella chiude Empoli-Inter con 141 palloni giocati, con 112 passaggi riusciti su 120 tentati (93% di precisione). Numeri superiori a quelli della miglior versione di Calhanoglu, che vengono però indubbiamente facilitati dalla passività dei padroni di casa.
PRESTAZIONE TOTALE – Barella è il motore in corrente continua dell’Inter, l’acceleratore della manovra offensiva nerazzurra con 89 verticalizzazioni, e 50 passaggi riusciti nella trequarti avversaria. Che lo portano a creare 3 occasioni da gol (secondo solo a Matteo Darmian con 4) e a servire l’assist per Lautaro Martinez che chiude i conti. Da non trascurare poi gli 8 palloni recuperati, dato in cui è ancora una volta il migliore del match. In sintesi, un avvio timido che si trasforma in prestazione totale nel momento in cui Barella torna a destreggiarsi come mezzala. Prendendo per mano il centrocampo e tutta l’Inter.