Bari-Frosinone, il doppio ex Marino: “Fa specie vedere i Ciociari nei bassifondi. Biancorossi ai playoff? Si può fare” | OneFootball

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·30 de janeiro de 2025

Bari-Frosinone, il doppio ex Marino: “Fa specie vedere i Ciociari nei bassifondi. Biancorossi ai playoff? Si può fare”

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L’ex allenatore di Bari e Frosinone, Pasquale Marino, ha rilasciato un’intervista sulle colonne odierne de La Gazzetta del Mezzogiorno per parlare delle due squadre, che si affronteranno domenica. Di seguito le sue parole:

LA SERIE B – «Seguo tutto. Ho tanto tempo a disposizione. La B è sempre sorprendente. Fa specie vedere due squadre retrocesse dalla A, come Salernitana e Frosinone, nei bassifondi della classifica. Idem la Sampdoria, dalla quale ci si aspettava tutt’altra stagione. Anche il Brescia, ora a pochi punti dai playout. O il Cittadella, dato quasi per spacciato, in netta ripresa. Di sicuro, è un torneo avvincente. Per solidità economica, Sassuolo, Pisa e Spezia stanno facendo il distacco sulle inseguitrici dove ci sono sorprese come Juve Stabia ed un Catanzaro che sta ripetendo l’ottimo torneo scorso».


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ANGELOZZI E IL FROSINONE – «Siciliano come me e tra i migliori della categoria, alla fine Angelozzi tirerà fuori il Frosinone dai guai. È difficile rimettersi in careggiata dopo una retrocessione. Complesso come successo al Bari dell’anno scorso reduce dalla A persa a pochi secondi dalla finale playoff».

LONGO – «Longo allena tantissimi giocatori importanti. Magalini e Di Cesare hanno lavorato bene, mettendo su un buon organico. I tanti pareggi per un nonnulla non sono state vittorie. Manca qualche punto, ma l’organico è competitivo. Penso a Falletti e Manzari. Ora ci sono degli infortuni. Penso che la squadra sarà ritoccata».

IL CALCIOMERCATO DI GENNAIO DEL BARI A GENNAIO 2024 – «Puscas, che era indietro di condizione dopo sei mesi di inattività. Kallon partì bene e poi non giocò più. Lulic era reduce da un infortunio al crociato».

SIBILLI – «Sibilli è un ragazzo sensibile. Ha bisogno di essere spronato. A volte, capita una inconscia assuefazione per quanto fatto l’anno prima. La competizione davanti gli ha fatto male. Non è il Sibilli che conosciamo. Senza di lui, l’anno scorso facevamo tanta fatica. Anche per l’infortunio di Diaw. Da mezzala. Le cose migliori le fa partendo da dietro, puntando l’uomo e la profondità. Ricordo i gol con la Sampdoria e con l’Ascoli. Con me giocava sia da mezzala che dietro le punte, da trequartista. Nella mia ultima partita a Palermo, purtroppo era assente come Di Cesare, Benali e Ricci. Mi costò la panchina. Con le tante assenze di Novakovich, Lasagna, Oliveri e Lella, potrebbe anche ritagliarsi nuovi e diversi spazi».

SIBILLI – «Bisogna farlo reagire. Ha le qualità per fare la differenza. Giocatori così sono sempre utili. Leggo pure dell’interesse del Bari per Pereiro. Un altro trequartista. Bisogna capire se Sibilli è in cerca di nuovi stimoli».

LA PRESSIONE A BARI – «Quando si parla del Bari viene fuori sempre il discorso della pressione. L’anno scorso andò diversamente, perché c’era una contestazione totale sia alla proprietà che alla parte tecnica. Chi gioca a Bari deve avere già adrenalina, carattere. Chi ha paura di affrontare una piazza come questa, è meglio che non accetti. Personalità e mentalità sono scuse. Il Bari ha una buona organizzazione di gioco e un discreto assortimento. La difesa è tra le migliori della B. Qualcosa davanti andrebbe migliorato».

BONFANTI AL BARI – «Un ottimo giocatore. Ha sempre segnato gol importanti. Di prospettiva. Ha lasciato Pisa perché chiuso da altre pedine nel reparto. Un rinforzo importante per il Bari. Aggiunge qualità».

LA STAGIONE DEL BARI – «Sono certo che dei miglioramenti saranno apportati. Soprattutto dopo i tanti recenti infortuni. Entro la fine del mercato, ritengo che qualcosa si muoverà. Leggo la predisposizione ad intervenire. La squadra è nei playoff e la posizione va consolidata e migliorata. Ci sono le carte in regola per farlo. Longo è preparato e lo staff è all’altezza. L’ultimo periodo, con i tre pareggi, ha rallentato la corsa. In B corre chi ha più continuità. Anche se il Sassuolo capolista viene da due recenti sconfitte. Si alternano fasi positive ad altre meno brillanti. È successo anche al Pisa e allo Spezia».

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