PianetaBari
·16 de abril de 2025
Bari, testa ai playoff. Un anno fa eri nell’abisso, oggi per la salvezza manca solo la matematica

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·16 de abril de 2025
Con la vittoria casalinga di venerdì sera contro il Palermo, il Bari può (quasi) cantare vittoria sulla questione salvezza. Da questo momento, la testa va necessariamente alla conquista dei play-off, così come ammesso da Longo a fine partita: «Salvarsi in questo campionato non è mai scontato, ce lo dice anche la classifica di quest’anno. Ormai conosco troppo bene questa categoria, quindi non sputo mai su una salvezza ottenuta. Detto questo adesso vogliamo conquistare qualcosa di importante» aveva detto il tecnico piemontese. Un traguardo minimo che appena un anno fa sembrava miracoloso da raggiungere.
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Il 13 aprile 2024 il Bari cadeva per 2-1 in casa del Como, oggi protagonista in Serie A. Alle reti di Gabrielloni e Da Cunha rispondeva il gol di Puscas oltre il 90′, inutile per evitare una sconfitta che, in quel momento, condannava il Bari al diciassettesimo posto – risultato poi confermato a fine stagione. Quella sarebbe stata l’ultima panchina di Giuseppe Iachini in biancorosso, esonerato esattamente un anno fa per lasciare spazio al tandem Giampaolo – Di Bari (quarta guida diversa in panchina nel 2023/24) che avrebbe poi condotto i galletti alla vittoria nella doppia sfida play-out contro la Ternana, centrando così una salvezza quasi insperata nell’ambiente barese.
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Un anno dopo, il Bari si ritrova in una condizione ben diversa. Come detto, alla salvezza matematica manca veramente poco (2 punti), e i play-off sono un traguardo alla portata dei ragazzi di Longo. Alla 33ª giornata, i biancorossi sono all’ottavo posto con un bottino di 44 punti, al pari del Cesena, derivanti da 9 vittorie, ben 17 pareggi e 7 sconfitte. Al 16 aprile 2024, la situazione in classifica era decisamente differente: diciassettesimo posto e +2 sulla zona rossa della graduatoria, con 35 punti ottenuti tramite 7 vittorie, 14 pareggi e 12 sconfitte. La tendenza al pareggio è rimasta una costante in questa stagione, ma a fare la differenza sono soprattutto quelle 5 sconfitte in meno.
Anche dal punto di vista delle reti la differenza è marcata, tenendo comunque conto dei correnti problemi di cinismo dell’attacco biancorosso: quest’anno il Bari ha segnato 38 gol subendone 34; l’anno scorso, alla 33ª giornata, le reti segnate erano 32 (sarebbero diventate 38 a fine anno, ndr), mentre quelle incassate ammontavano addirittura a 42, ben 8 in più. Ciò vuol dire che, almeno difensivamente, il Bari ha trovato un migliore equilibrio in questa stagione, soprattutto grazie al contributo di alcuni interpreti (Simic su tutti, qui l’analisi della sua stagione).
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In generale, lo spogliatoio biancorosso sembra aver acquisito una più salda consapevolezza dei propri mezzi, soprattutto nell’ultimo periodo. E questo viene fuori in primis dalle parole di diversi componenti della rosa, come Maggiore e Maiello – clicca qui per le sue dichiarazioni complete – secondo i quali la svolta è arrivata proprio dopo la batosta subita dalla Carrarese. Una salvezza in Serie B non è mai scontata, e questo ce l’ha insegnato la passata stagione, ma è anche vero che questa rosa può e deve ambire a qualcosa di più. I play-off sono lì, la concorrenza è serrata e ci sono 5 partite per mettere definitivamente da parte quanto accaduto l’anno scorso e sognare palcoscenici da Serie A.
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