Inter News 24
·25 de novembro de 2024
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L’ex capitano dell’Inter Bergomi ha risposto ad alcune domande dei giornalisti a margine 41esima edizione del premio di cultura sportiva Beppe Viola, come riporta TMW.
PAROLE – «Ho fatto quattro mondiali, il mio cuore è legato a quello del 1982 dove a 18 anni siamo diventati campioni del mondo. Noi avevamo una guida come Enzo Bearzot che non sapeva solo di sport, per me è stato un secondo papà. Sono entrato in punta di piedi in un gruppo di grandi uomini. Per me il mondiale del ‘90 è ancora una ferita aperta, quella semifinale con l’Argentina fa ancora male. E poi la mia personale rivincita a Francia ‘98 tornando in nazionale dopo cinque anni. La nazionale deve essere il punto di arrivo, indossare quella maglia è un onore. Penso che le squadre che fanno le coppe devono rimanere attaccate fino a febbraio, c’è chi dice che è meglio giocare le coppe, ma per Conte al primo anno è meglio così. Il Napoli è forte, ha qualità e grande fisicità. Le altre squadre devono rimanere attaccate, è tutto molto aperto. L’Inter è una squadra forte, esperta con giocatori di grande valore in ogni ruolo».