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·08 de setembro de 2025

Bergomi: «Due squadre davanti all’Inter per lo scudetto. Israele-Italia? Servono tanti gol»

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Bergomi: «Due squadre davanti all’Inter per lo scudetto. Israele-Italia? Servono tanti gol». Le dichiarazioni dell’ex nerazzurro

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Radio Crc, l’ex capitano dell’Inter e campione del mondo Beppe Bergomi ha offerto una panoramica completa sul calcio italiano, tracciando la griglia di partenza per la Serie A, analizzando il gap con l’Europa e riponendo la sua fiducia nel nuovo corso della Nazionale targata Gennaro Gattuso.

Bergomi ha iniziato delineando una chiara gerarchia per la lotta al titolo, con una coppia di favorite e un trio di inseguitori, elogiando il mercato condotto da Napoli e Juventus.


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«La Juventus e il Napoli partono davanti per lo scudetto, Roma, Inter e Milan possono partire leggermente sotto. Dopo di che, i pronostici sono fatti per essere smentiti, ma io vedo questo tipo di partenza quest’anno. Il Napoli ha lavorato bene nel corso di quest’estate. Gli azzurri hanno completato la rosa, allargando la base dei titolari. Il Napoli è una squadra molto forte e con Beukema, Noa Lang e i nuovi acquisti è una squadra molto fisica che ha anche giocatori da uno contro uno. Parliamoci chiaro: il Napoli è una squadra completa. Peccato solo per l’infortunio di Lukaku che in questa squadra sarebbe stato perfetto. Kevin De Bruyne è un campione, ma dobbiamo dargli tempo per inserirsi in Italia. Inizialmente quando i giocatori arrivano dall’Inghilterra si impongono, poi incominciano a sentire la fatica a causa del fatto che il nostro calcio non è semplice e siamo molto più tattici. Duello Napoli-Inter per lo scudetto? Attenzione alla Juventus. I bianconeri hanno operato bene sul mercato e con i nuovi acquisti di Openda e di Zhegrova la Juventus è una squadra forte. In più, la Juventus ha recuperato in difesa Bremer che è secondo me il difensore più forte che abbiamo in Italia e che può dare sicurezza alla squadra. Quando dai sicurezza ad una squadra, hai più chance di vincere. Lo abbiamo visto l’anno scorso con il Napoli, da noi vince chi prende meno gol».

Passando al confronto internazionale, l’analisi di Bergomi si è fatta più cauta, evidenziando un divario ancora presente con le superpotenze europee.

«Le squadra italiane sono indietro rispetto alle corazzate europee come il Barcellona, il Real Madrid, le big inglesi e il Bayern Monaco. L’Inter ha giocato due finali di Champions in tre anni, ma ha fatto anche un certo tipo di percorso. Non saprei dire quale sarà il percorso delle italiane in Europa, potremo sempre avere qualche sorpresa, ma se devo essere razionale, le squadre europee hanno qualcosa in più rispetto alle squadre italiane».

Infine, un’ampia riflessione sulla Nazionale, con un forte endorsement per il nuovo CT e un appello al ritrovato senso di appartenenza.

«Il discorso è sempre complicato poiché ai primi risultati negativi della squadra, tutti subito cominciano a criticare. È vero che non andiamo al Mondiale da molto tempo, ma nel corso di questi anni abbiamo vinto anche un europeo. In Italia dobbiamo ricreare quel clima e quel senso di appartenenza che dà valore alla nostra maglia. Dobbiamo attaccarci alla maglia. Gattuso può essere la persona giusta per questo. Gennaro Gattuso non è solo un allenatore che guarda al temperamento, alla grinta e alla cattiveria. Lui ha delle idee. Se mettiamo insieme tutto questo, possiamo ricreare quel senso di appartenenza forte che ci fa andare oltre gli ostacoli. La qualificazione al mondiale è difficile, ma penso che la scelta di Gattuso sia stata la scelta giusta. A dir la verità, lo spero già a partire dalla partita contro Israele. Vi avverto: dobbiamo fare tanti gol. Tendenzialmente siamo una nazionale che fa pochi gol ma se vogliamo arrivare davanti alla Norvegia dobbiamo pensare di farne tanti».

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