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·12 de outubro de 2025
Bernardeschi al Festival dello Sport: “Vi dico il mio rapporto con Bologna e l’obiettivo di quest’anno. Sul fantacalcio…”

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·12 de outubro de 2025
Federico Bernardeschi ha parlato sul palco della Fondazione Filarmonica a Trento durante lo svolgimento del Festival dello Sport.
Il centrocampista del Bologna ha toccato diversi temi durante il Festival dello Sport che si è svolto a Trento: dal ritorno in Italia, alla Nazionale fino al fantacalcio. Ecco le sue parole riportate da TuttoMercatoWeb.
Bernardeschi ha risposto ad una domanda sulla sua iconica frase in cui parlava di “rischiare la giocata”:
Non ho mai avuto alcun problema né con Sarri né con Pirlo. Capisco che quella frase, vista da fuori, possa essere stata interpretata in un certo modo. Con Sarri giocavo di più, con Pirlo meno, ma aveva ragione a fare le sue scelte. Quella frase non era riferita a nessuno.
Le emozioni del rigore calciato agli Europei:
Ti si ferma davvero tutto dentro, è stata un’emozione incredibile. Quando ho preso il pallone e l’ho sistemato a terra, in quel momento tutto è diventato limpido. Per fortuna è andato tutto per il meglio e abbiamo potuto festeggiare. Eravamo noi, quelli che ci credevano davvero. Bonucci e Chiellini hanno fatto la differenza, così come Vialli, Mancini, Oriali e tutto lo staff. È stato qualcosa di davvero speciale. Mi dispiace solo che poi non siamo riusciti a continuare tutti insieme. Non siamo riusciti ad andare ai Mondiali, e questo ha interrotto tutto ciò di positivo che avevamo costruito prima. Purtroppo si tende a dimenticare in fretta quanto di buono è stato fatto, ma invece certe cose dovrebbero restare impresse, siamo stati comunque campioni d’Europa nel 2021.
Le parole di Bernardeschi al Festival dello Sport. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images via OneFootball) – Bologna Sport News
Dopo aver mostrato un videomessaggio di Chiesa, Bernardeschi ha parlato del rapporto con lui:
Avete preso mio fratello minore. A Fede voglio davvero bene, come a un fratello. Non è facile dirlo, ma tutto ciò che ho fatto per lui l’ho fatto con il cuore aperto. Si merita davvero tutto quello che sta vivendo. Ricordo che all’esordio lo incoraggiai, ha sempre sentito il peso del cognome che porta sulla schiena. E’ un talento puro, abbiamo bisogno di calciatori come lui. Spero di riuscire ad andare al Mondiale con lui, nessuno di noi due ci è mai stato, sarebbe bello andarci insieme.
Sull’esperienza a Toronto:
Sì, è stata un’esperienza fantastica, la rifarei altre cento volte. Quando esci dalla tua zona di comfort ti metti davvero alla prova. È un’esperienza diversa: lì sei una star, ma in un modo differente rispetto all’Italia. Ci sono meno calciatori top rispetto all’Italia, ma c’è una bellissima comunità di Italiani. A livello personale è stato fantastico.
Perché ha scelto Bologna?
Perché Bologna, prima di tutto, è una realtà che negli ultimi anni ha costruito qualcosa di davvero importante e speciale, sia per il club sia per il calcio italiano. È una società seria, con una grande organizzazione e un grande presidente. Qualcuno poteva pensare: “È andato in MLS, la sua carriera è finita.” Invece no, sono tornato. Mi piace sentire il fuoco dentro, sentirmi vivo. È proprio questo il motivo per cui sono tornato in una grande società, con un grande progetto e tanta ambizione. Piano piano ripagherò tutto l’affetto, più passa il tempo più mi sento meglio.
Obiettivo Champions e Italiano:
Tante squadre si sono rinforzate, il livello è alto. Bisogna ripensare a quanto fatto in passato, abbiamo un grandissimo allenatore. Italiano è come un martello, tosto e sempre diretto. Se impari a stargli dietro ti porta risultati, con me è molto sincero, abbiamo un bel rapporto.
Il gol e il fantacalcio:
Si mi manca ancora il primo gol. Questo fantacalcio ti fa prendere un sacco di insulti, prima sei un idolo poi da buttare. Se non facciamo gol siate più comprensivi (ride, n.d.r).