Binda in allerta ⚠️: “Dalla Serie B in giù ci sono pochi introiti. Senza riforme, tempi complicati” | OneFootball

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·03 de junho de 2025

Binda in allerta ⚠️: “Dalla Serie B in giù ci sono pochi introiti. Senza riforme, tempi complicati”

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Il giornalista Nicola Binda è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com per commentare alcune questioni sulla prossima stagione.

Ecco le sue parole:


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“La vittoria di ieri ha spostato l’asticella un po’ dalla parte del Pescara, ma in queste finali non si ha nulla da perdere, e la Ternana andrà a Pescara per cercare di vincere: ci sono ancora tempi supplementari ed eventuali rigori, se ci fosse la parità, in queste gare playoff cambia proprio il calcio. Non sono le partite di campionato, e io sono per fare più playoff e meno gare di campionato.

Silvio Baldini ha capito che i playoff sono un’opportunità che vale il campionato, che quindi si deve arrivare all’appuntamento nella miglior formazione possibile. Lo ha capito a Palermo, lo sta riproponendo al Pescara, non parlava a vanvera quando diceva che li avrebbero vinti: tanti allenatori li sottovalutano, non ci arrivano preparati, lui invece ha capito la giusta teoria. E aggiungo, ci sono state tante squadre anonime in campionato e strepitose ai playoff: conta molto arrivare preparati in questo mese, è una strategia da pianificare in anticipo.

La morte di una società non è mai una cosa bella, auguro a tutte le società di adempiere all’iscrizione, ma la situazione generale fa capire che così non si può andare avanti. Ci sono tante piazze con difficoltà non evidenti che stanno facendo salti mortali in queste ore per completare la pratica di iscrizione, dalla B in giù è un calcio che produce pochi introiti per i club: se non si fa in fretta una riforma, credo che il tutto diventi molto complicato. E venerdì si vedrà uno specchio realistico di quella che è la situazione, anche se tanti ce la faranno per il rotto della cuffia. Ma gli imprenditori sono spaventati a fare calcio in Italia, e anche i tifosi dovrebbero capire che partecipare a tornei professionistici non è un atto dovuto, ma un privilegio.”

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