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·22 de agosto de 2025

Bologna, niente Sunderland per Lucumì! Il direttore Fenucci: “Non partirà”

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Il direttore del Bologna Claudio Fenucci ha chiuso alla cessione di Lucumì. Il calciatore non partirà nonostante l’offerta del Sunderland.

Il direttore del Bologna Claudio Fenucci, intervistato da Il Resto del Carlino, ha toccato vari temi riguardanti la sua squadra e, dopo aver espresso gli obiettivi stagionali del suo club, si è espresso sulla situazione legata a Jhon Lucumì. Il calciatore colombiano, che è stato vicino all’addio diverse volte in questa estate, non lascerà la piazza emiliana per stessa ammissione del dirigente che spegne così le voci che lo volevano vicino al Sunderland. Ha infatti affermato: «(Lucumì, ndr.) aveva l’aspirazione ad andare via – ma – non si sono realizzati i tempi dell’offerta, altrimenti avremmo potuto cedere lui e non Sam. Ad oggi non ci sarebbero più le condizioni per sostituirlo».


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Bologna, l’intervista completa di Fenucci

Sull’asticella che si è posta la squadra: «Abbiamo passato un anno ricco di entusiasmo, poi il ciclo è proseguito nonostante il cambio di allenatore. Questo sarà l’anno più difficile, dobbiamo mantenere la voglia e l’umiltà di raggiungere certi traguardi .Avremo quattro competizioni. Non voglio essere troppo enfatico ma possiamo passare alla storia. In campionato punteremo alla terza qualificazione europea consecutiva; in Coppa Italia solo altre quattro squadre hanno fatto doppietta; in Europa non raggiungiamo una semifinale dal 1999; senza dimenticare la Supercoppa».

Sul rinnovo del Dall’Ara: «Il progetto fatto 10 anni fa e poi perfezionato nel 2018 è difficilmente realizzabile. Dal post Covid i costi sono saliti da 80 a 220 milioni e attualmente mancano le risorse pubbliche che possano coprire questo gap».

Su Euro 2032: «Per rientrare dovremmo dare risposta tramite la Federazione entro settembre, impegnandoci ad iniziare i lavori nel 2026. In questo momento però ci risulta difficile valutare la disponibilità delle risorse a nostra disposizione. Lo stadio rimane un punto centrale della nostra strategia. Le modalità di vendita e di ricavo nel calcio stanno cambiando. L’anno scorso in Serie A si sono superate le 30.000 presenze medie dopo vent’anni, gli stadi saranno sempre più centrali».

Sul Restyling: «Per ora rimane centrale il progetto che abbiamo. Il Dall’Ara, per quanto rinnovato, non sarebbe performante economicamente per via dei parcheggi e dello sfruttamento di possibili aree per il marketing. I prossimi passi? Continueremo il percorso per ottenere le autorizzazioni del temporaneo e valuteremo i possibili aiuti governativi. In caso contrario, è impensabile che il Club investa 180 milioni per riqualificarlo, non ci sarebbe un ritorno».

Sugli obiettivi: «Al 30 giugno 2025 abbiamo chiuso un bilancio in attivo, i guadagni verranno interamente investiti nella crescita del Club. L’Europa League però porta ricavi inferiori di un quarto, un quinto rispetto alla Champions. Con il mantenimento di una struttura di costi così pesante, difficile avere un risultato economico positivo nel 2026».

Sul suo futuro: «Sono partito dalla Serie C a Lecce, mi piace molto quello che faccio. Mi trovo molto bene con Sartori, che ormai è un amico. Abbiamo riacceso il fuoco della passione in città, anche grazie ad allenatore e giocatori».

Sul rinnovo di Riccardo Orsolini: «Speriamo non troppo tardi, se no mi costerà troppo! (ride, ndr)».

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