Zerocinquantuno
·15 de dezembro de 2025
Bologna stanco e non impeccabile tatticamente, brava la Juve ad approfittarne. Lucumí domina anche a mezzo servizio, serata storta per Heggem, Ferguson e Dallinga

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·15 de dezembro de 2025

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Bologna-Juventus 0-1: ecco le note liete e quelle dolenti in casa rossoblù relativamente al match disputato ieri al Dall’Ara.
La credibilità consolidata – Il Bologna se l’è giocata alla pari contro una squadra molto ben attrezzata. Non ci sono stati episodi arbitrali dubbi, e già questa è un’ottima notizia, e se alla fine fosse arrivato un pareggio i rossoblù non avrebbero rubato niente, viste le occasioni create nel primo tempo.
La prova di Lucumí (e in parte di Zortea) – Lucumí, seppur con qualche rischio di troppo in termini di interventi, ha offerto l’ennesima ottima prestazione, viste anche le sue condizioni fisiche tutt’altro che perfette. Pure Zortea mi stava piacendo molto ed era anche andato vicinissimo al gol a ridosso dell’intervallo, poi purtroppo si è perso Cabal in occasione del vantaggio bianconero.
Le difficoltà sul piano tattico – La Juve è stata brava a mettere in difficoltà il Bologna, che non è riuscito a fare la sua solita partita. I centrali rossoblù hanno faticato a gestire gli inserimenti avversari, soprattutto Heggem, e a centrocampo dispiace tantissimo dirlo ma è stato quasi come giocare con un uomo in meno, perché Ferguson sta continuando a fare davvero fatica. Se ci si aggiunge che Dallinga non è riuscito a difendere solo un pallone e che la squadra ha avvertito la stanchezza di Vigo più di quanto mi sarei aspettato, ecco spiegata la sconfitta.
Le perplessità sulle scelte del mister – Il 4-3-3 a Vigo aveva funzionato e aveva raccolto gli elogi di tutti, ora siccome con la Juventus si è perso la scelta di Italiano di riproporre lo stesso modulo viene criticata. È un giochino che a me non piace e dal quale prendo le distanze, perché parlare col senno di poi è troppo semplice e mi sembra anche ingeneroso nei confronti di un mister che in un anno e mezzo ha sbagliato pochissimo. Poi certo, nemmeno io mi aspettavo di rivedere Moro e Pobega, così come mi sarei immaginato di trovare Odgaard al posto di Ferguson. Lungi da me zittire il dibattito sul nascere, ma penso che l’allenatore abbia molto meglio di tutti noi il polso della squadra, e se ha fatto determinate scelte avrà avuto le sue ragioni.









































