Inter News 24
·09 de setembro de 2025
Bonan non si trattiene: «Inter, stessi pregi e difetti di un anno fa. Lookman? Serviva un profilo così. Akanji…»

In partnership with
Yahoo sportsInter News 24
·09 de setembro de 2025
Alla vigilia del derby d’Italia contro la Juventus, il giornalista e conduttore di Sky Sport Alessandro Bonan ha analizzato lo stato attuale dell’Inter, sottolineando come la squadra nerazzurra presenti ancora gli stessi punti di forza e le stesse lacune della passata stagione.
«L’Inter per il momento è la stessa Inter dell’anno scorso, con i pregi e difetti della squadra di un anno fa. Tra i pregi c’è che è una squadra che srotola il gioco in velocità e in contropiede. Il limite, invece, è che non ha giocatori che inventano qualcosa dal niente, evitando fatica, corsa e possesso palla per arrivare al tiro. L’Inter, se non riusciva a mettere in cassaforte la partita con due o tre gol di vantaggio, veniva rimontata quando mancavano le energie».
Bonan ha poi evidenziato un problema tattico già emerso nella sconfitta con l’Udinese: «Contro l’Udinese mi è sembrato di vedere la stessa cosa. Chivu deve inserire qualcosa di nuovo, di diverso, inventarsi la figura di un trequartista anche atipico. Si è parlato anche di Frattesi lì. Ecco, qualcosa bisogna fare perché il mercato non ha portato un giocatore alla Lookman, l’Atalanta ha fatto resistenza e l’Inter ha abbandonato la trattativa. In tanti dicevano: “In attacco ci sono già quattro attaccanti, due formidabili e due di prospettiva, non serve Lookman”. Io sostenevo invece che un profilo come Lookman era necessario, perché diverso da tutti i quattro attaccanti ora a disposizione».
Infine, un giudizio positivo sull’arrivo di Manuel Akanji, difensore svizzero classe 1995 prelevato dal Manchester City: «Akanji? Sicuramente è un gran bell’acquisto, sarei sorpreso se non rendesse vedendo quello che ha fatto in carriera, non solo al Manchester City».
Parole che mettono in evidenza la fiducia nel nuovo innesto difensivo, ma anche la necessità per l’Inter di compiere un salto di qualità sul piano della creatività offensiva per puntare in alto.