Inter-News.it
·17 de dezembro de 2024
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Borghi torna a parlare di Lazio-Inter 0-6 sottolineando tutte gli aspetti positivi dei nerazzurri allenati da Simone Inzaghi, prima di soffermarsi a parlare di Federico Dimarco. Lo ha fatto dagli studi di Sky Sport.
DI CARATTERE – Stefano Borghi ha analizzato così la vittoria dei nerazzurri contro la Lazio: «L’Inter si è tirata fuori da una situazione un po’ scomoda. La Lazio nei primi venticinque minuti è stata la solita grande Lazio che abbiamo ammirato in questi mesi. Non ci sono state grandi parate di Sommer, però c’è stata un’occasione di Noslin importante e il rammarico per la mancata concretizzazione. Poi si fa male Gila ed entra Gigot. L’Inter segna, gol annullato per tocco di mano e rigore. L’immediato 2-0, poi si fa male anche Gigot. In quel momento la Lazio ha perso dei pezzi e nel secondo tempo sembrava una partita in undici contro dieci e l’Inter lì ti rade al suolo perché ha una qualità incredibile e tante varietà e si torna sul solito discorso: l’Inter è la squadra più forte e da battere in questo campionato. C’era il rigore? Stando al protocollo sì: il braccio è largo, la figura non è regolare, il pallone non è inatteso quindi è rigore».
ESTERNO COMPLETO – Borghi sottolinea tutti gli aspetti positivi di Federico Dimarco: «In occasione del secondo gol c’è l’ondata dell’Inter che va tutta in avanti. L’errore è di Marusic, Dimarco ha un motore atletico di primo livello altrimenti non potebbe fare quel ruolo tattico. Ha un attenzione difensiva che altrimenti non potebbe fare quel ruolo. Ma cosa fa la differenza che lo porta nella fascia dei grandi? La qualità: ha un piede veramente vellutato che in pochi hanno al mondo».