Juventusnews24
·04 de novembro de 2025
Buffon svela: «Per Tudor problemi di empatia con la dirigenza. Spalletti la scelta migliore per la Juve ma mi dispiace solo per una cosa». Cosa ha detto l’ex bianconero

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·04 de novembro de 2025

A Viva El Futbol, Gianluigi Buffon ha inquadrato così gli ultimi – frenetici – giorni in casa Juventus.
JUVE – «Era partita bene, non so quanto convinta del progetto. Vedendo l’esonero di Tudor e il momento in cui è stata fatta, mi fa pensare che non ci fosse tutta questa convinzione inizialmente. Poi sei andato a mettere la toppa migliore che ci fosse, la scelta di Spalletti può garantire al popolo juventino una serie di risultati che tifosi e società stanno aspettando. Mi dispiace solo per una cosa: uno come lui mi sarebbe piaciuto vederlo dall’inizio della stagione, con la preparazione e la scelta di alcuni giocatori. A quel punto la Juve poteva essere competitiva fino alla fine, poi non so se vincendo o meno».
ESONERO TUDOR – «Con lui mi sembra ci sia stato qualche problema di empatia con la dirigenza, leggendo i giornali sembra sia venuto fuori quello. La verità poi la sa solo chi è dentro. Parlo dell’empatia con i dirigenti. Vedendo le ultime 2-3 interviste che ha fatto… penso a quella dopo il Como. Lì’ un giornalista che sente questa cosa non può fare la domanda successiva su quello, invece non hanno colto evidentemente. Ho pensato: se fossi giornalista, qui ci sguazzo, invece non hanno colto».
ALLEGRI – «Probabilmente Allegri per il Curriculum e il passato che ha avuto dava certe garanzie sul fatto di arrivare all’obiettivo, anche se minimo. Magari per gli altri essendo meno esperti, c’era fiducia con qualche remora. La scelta su Tudor l’ho capita fino ad un certo punto: se lo scegli è perché sei convinto che sia la scelta giusta, no?».
SPALLETTI IN NAZIONALE – «L’unica cosa che non ha funzionato bene e nella quale la squadra non si è espressa bene secondo me è stata all’Europeo. Fin lì c’erano state risposte buone, anche nella sfida con l’Ucraina. Qualcosa all’Europeo da rivedere probabilmente c’era, ma lui questo lo riconosce. Poi si è ripartiti con uno spirito nuovo e secondo me Spalletti ha fatto un anno giustissimo, da tutti i punti di vista. Secondo me l’epilogo è stato frutto esclusivamente di una sfortuna nel calendario: la prima partita è stata come una finale, che vale tutto, contro una delle squadre più in forma d’Europa. Con cinque giocatori che arrivavano da cinque ‘sveglie’ della finale di Champions League di tre giorni prima, poi con due-tre assenti: la perdi in modo rovinoso, ma avevi veramente poche armi. Essendo così delicata ed avendola persa in quel modo, penso che abbia giocato un ruolo fondamentale” ha concluso l’ex campione del mondo nel 2006».
NUOVO CICLO JUVE – «Secondo me è un periodo di difficoltà, perché fisiologicamente dopo un percorso di grandi vittorie per dieci anni serve tempo. Bisogna trovare le persone giuste nei dirigenti, nell’allenatore e nei giocatori. Lo abbiamo vissuto anche noi a cavallo tra il 2009 e il 2011».
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