Inter News 24
·28 de setembro de 2025
Cagliari Inter, vittoria numero 1600 per i nerazzurri arrivata contro i sardi: prova d’autorità, ma con dei difetti

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·28 de setembro de 2025
L’Inter torna da Cagliari con tre punti fondamentali e la sensazione di aver ritrovato solidità dopo un avvio di campionato non semplice. Alla Unipol Domus, i nerazzurri di Cristian Chivu si sono imposti 2-0 grazie ai gol di Lautaro Martinez al 9’ e di Francesco Pio Esposito al 37’ della ripresa. Un successo che vale la vittoria numero 1.600 nella storia dell’Inter in Serie A (solo la Juventus ha fatto meglio con 1.714, seguita dal Milan a 1.509) e che porta la squadra a quota 9 punti in classifica, in piena zona Champions League, a meno due proprio dai bianconeri.
Il Tuttosport ha sottolineato come «tre punti conquistati con una prova di autorità, seppur con uno dei soliti difetti di questo inizio di stagione, ovvero non chiudere la partita». La formazione nerazzurra ha dominato per 75 minuti, lasciando aperto il risultato e concedendo al Cagliari una breve fiammata finale, culminata con il palo di Folorunsho. In precedenza anche l’Inter aveva colpito due legni, con Hakan Calhanoglu e Henrikh Mkhitaryan.
A fine partita il tecnico Cristian Chivu ha analizzato la prestazione: «Siamo riusciti a sbloccare subito, poi però non siamo riusciti a chiuderla il prima possibile. Ed è normale che arrivi un po’ di sofferenza, perché gli avversari ci sono e hanno messo più attaccanti. Però siamo contenti».
Una gioia particolare è arrivata dal primo gol in Serie A di Pio Esposito, classe 2005 e prodotto del vivaio interista. Chivu, che lo conosce dai tempi della Primavera, ha però frenato gli entusiasmi: «Andiamoci piano però, è un 2005, non bisogna dimenticarselo e non dobbiamo pretendere troppo da lui. Ha il futuro davanti, è un giocatore importante e ha il sangue nelle vene, però deve lavorare perché ha margini di miglioramento. Io lo conosco bene, però sta sorprendendo anche me».
Un successo che consolida la crescita dell’Inter, capace di tornare a vincere con autorità in trasferta e di valorizzare giovani talenti senza perdere di vista gli obiettivi stagionali.
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