Calcio e Finanza
·29 de outubro de 2024
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Nella giornata di ieri è andato in scena un vero e proprio botta e risposta fra Urbano Cairo e il quotidiano La Stampa, giornale di proprietà di Gedi, controllata dalla holding Exor della famiglia Agnelli-Elkann.
Al centro di tutto la cessione del Torino da parte dell’imprenditore italiano al colosso Red Bull, che da quest’anno è Official Energy Drink del club granata, grazie a un accordo annuale siglato nelle scorse settimane. Il quotidiano piemontese ha riportato la notizia di una serie di incontri già avvenuti fra le parti che avrebbero messo le basi per l’ingresso in società del gruppo austriaco, già proprietario di club calcistici come Salisburgo, Lipsia, New York Red Bulls in MLS e Bragantino in Brasile.
«Quanto riportato nell’articolo è falso. Il dottor Urbano Cairo non ha mai incontrato rappresentanti o emissari della Red Bull con l’intento di vendere il Torino FC. Vi invitiamo per l’ennesima volta a non diffondere notizie non veritiere e infondate, che danneggiano la Società e possono avere effetti destabilizzanti», si legge nella PEC inviata dal presidente, che specifica anche i dettagli dell’articolo citato: «Nell’edizione odierna del quotidiano La Stampa, pagina 33, con richiamo in prima pagina (“Cairo vede Red Bull”) e sul sito web della testata, appare un articolo dal titolo: “Toro in vendita”. Dal sommario emerge che “Cairo ha incontrato più volte esponenti della Red Bull”».
L’articolo prosegue affermando: “…Urbano Cairo nelle scorse settimane avrebbe avuto più incontri (si parla di tre) con alti rappresentanti di Red Bull, inizialmente per discutere un possibile ampliamento della collaborazione come main sponsor a partire dal 2025, e successivamente per valutare un interesse all’acquisto del club granata».
Ma, secondo La Stampa, questi incontri ci sono stati, e vengono confermati da ambienti diversi, con tematiche differenti che riguardano un eventuale accordo con Red Bull come main sponsor e una possibile cessione del club granata. Una prima conferma arriva dalla banca d’affari JP Morgan, che lascia filtrare come il gruppo austriaco guardi con molto interesse alla Serie A, soprattutto dal lato infrastrutturale, puntando su club con uno stadio di proprietà (o in procinto di costruirne uno) per sviluppare importanti attività commerciali. Lato Red Bull non arrivano conferme, ma nemmeno smentite sulle indiscrezioni che la vorrebbero vicina all’acquisto del Torino.
Ma una conferma importante, sempre secondo quanto riporta La Stampa, arriva da un importante studio legale milanese, che riporta come Cairo sia ormai convinto di cedere il club dopo ben 18 anni di gestione qualora arrivasse un interesse concreto.
Infine, non va dimenticato il tema stadio. La concessione del Comune di Torino per l‘Olimpico Grande Torino al club di Cairo scade il prossimo giugno. Al momento il club paga un canone annuo di mezzo milione, ma l’assessore allo Sport, Domenico Carretta, ha precisato che «qualora ci fosse un’offerta di acquisto o per una partnership, il Comune valuterà con attenzione». E l’attenzione non può non andare subito verso Red Bull.