Inter News 24
·02 de setembro de 2025
Calciomercato Inter, Akanji porta soluzioni diverse da quelle di Pavard: ma anche Lookman e Koné avrebbero fatto comodo!

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·02 de setembro de 2025
L’ultimo giorno della finestra estiva ha regalato al calciomercato Inter un movimento a incastri che ha ridisegnato la difesa di Cristian Chivu. L’addio di Benjamin Pavard, trasferitosi all’Olympique Marsiglia in prestito con diritto di riscatto, ha aperto la strada all’arrivo di Manuel Akanji, centrale svizzero classe 1995 prelevato dal Manchester City con la stessa formula.
L’operazione prevede un prestito oneroso da 1 milione di euro, con diritto di riscatto fissato a 15 milioni che diventerà obbligo al verificarsi di due condizioni: la conquista dello scudetto e almeno il 50% delle presenze stagionali da parte del difensore. Una modalità che consente ai nerazzurri di inserire subito un rinforzo di esperienza internazionale senza incidere pesantemente sul bilancio.
Come sottolineato da Tuttosport, Akanji non rientra nel profilo Under 23 ipotizzato in passato dal fondo Oaktree, essendo reduce dal 30° compleanno festeggiato a luglio. Tuttavia, porta in dote un bagaglio importante: 12 trofei vinti tra Basilea, Borussia Dortmund e Manchester City, oltre a una finale di Champions League disputata proprio contro l’Inter nel 2023. In quella partita, Pep Guardiola lo impiegò da braccetto destro, ruolo che probabilmente ricoprirà anche sotto la guida di Chivu.
Rispetto a Pavard, il nuovo innesto offre un’ulteriore caratteristica: la capacità di adattarsi a tutti e tre i ruoli della difesa a tre, rappresentando una valida alternativa anche per i veterani Francesco Acerbi e Stefan De Vrij, spesso chiamati a gestire minutaggi pesanti durante la stagione.
Se in difesa la società ha trovato la soluzione giusta, lo stesso non si può dire per l’attacco. Il sogno estivo legato ad Ademola Lookman, attaccante dell’Atalanta capace di saltare l’uomo e creare superiorità, è rimasto incompiuto. Allo stesso modo, il mancato arrivo di Koné ha lasciato il centrocampo privo di un elemento di equilibrio, visto che i giovani Petar Sucic e Andy Diouf appaiono più votati alla verticalità e alla fase offensiva.
Il bilancio finale racconta quindi di una campagna rinforzata in difesa ma con qualche rimpianto in avanti, dove il tecnico rumeno dovrà valorizzare al massimo le risorse già presenti in rosa.