Inter News 24
·02 de novembro de 2025
Calciomercato Inter, centrocampo sotto osservazione: Frattesi e Diouf possibili partenti, idea scambio con la Juventus

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·02 de novembro de 2025

Dopo pochi mesi di stagione, in casa Inter si cominciano a delineare le strategie per il prossimo mercato. I reparto maggiormente sotto osservazione è il centrocampo, dove le rotazioni di Cristian Chivu hanno messo in evidenza gerarchie chiare e qualche punto interrogativo.
L’esplosione di Petar Sucic, ormai diventato un titolare affidabile anche dopo l’infortunio di Mkhitaryan, ha rafforzato la mediana nerazzurra. Tuttavia, altri interpreti stanno trovando meno spazio: Davide Frattesi e Habib Diouf restano osservati speciali in vista del mercato di gennaio, con possibili scenari in uscita per entrambi.
A pesare anche la situazione di Piotr Zielinski, che pur avendo inciso con gol e qualità, resta un caso da monitorare per via dell’ingaggio elevato: l’Inter, secondo le ultime indiscrezioni, starebbe valutando la possibilità di alleggerire il monte stipendi in vista della prossima stagione.
Intanto, il giornalista Paolo Bargiggia ha rilanciato un’ipotesi destinata a far discutere: «Uno scenario da seguire sul mercato di gennaio è quello che potrebbe vedere uno scambio, inizialmente di prestiti, con **Locatelli all’Inter e Frattesi alla Juventus», ha scritto su X.
Un’operazione definita “clamorosa” che, se confermata, porterebbe un profilo di esperienza e gestione come Manuel Locatelli a disposizione di Chivu, mentre Frattesi troverebbe più continuità in bianconero sotto la guida di Luciano Spalletti.
Al momento si tratta solo di un’idea, ma il fatto che entrambe le società stiano riflettendo sulle rispettive mediane apre a scenari di mercato interessanti.
La priorità dell’Inter resta comunque quella di rafforzare la profondità e l’equilibrio del centrocampo, tenendo conto delle esigenze economiche e della sostenibilità del progetto tecnico. Con gennaio alle porte, il reparto nevralgico del campo sarà il primo banco di prova per le prossime mosse di Giuseppe Marotta e Piero Ausilio.









































