Calendari Nazionali, cambia tutto! La svolta dopo il Mondiale 2026. Sosta più lunga a settembre e non solo | OneFootball

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Inter News 24

·15 de setembro de 2025

Calendari Nazionali, cambia tutto! La svolta dopo il Mondiale 2026. Sosta più lunga a settembre e non solo

Imagem do artigo:Calendari Nazionali, cambia tutto! La svolta dopo il Mondiale 2026. Sosta più lunga a settembre e non solo

Calendari Nazionali, cambia tutto! La svolta dopo il Mondiale 2026. Si allunga a 3 settimane, con 4 partite, la sosta di settembre

Importanti novità in arrivo per il calendario delle Nazionali di calcio. Come riportato da Gianluca Di Marzio, a partire dal post-Mondiale 2026 e per almeno i successivi quattro anni, le pause per le Nazionali subiranno un cambiamento radicale. L’obiettivo? Razionalizzare il calendario internazionale e ridurre le interruzioni nelle stagioni dei club.

Nuovo format: una sola sosta tra settembre e ottobre

Dal 2026, la classica pausa di settembre sarà estesa a tre settimane, andando a inglobare anche quella di ottobre. Le squadre Nazionali disputeranno quattro partite (anziché due) in un’unica finestra compresa tra il 21 settembre e il 6 ottobre.


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Una modifica che di fatto abolisce la tradizionale sosta di ottobre, sempre molto discussa per l’impatto che ha sulle competizioni nazionali, soprattutto nei top campionati europei.

Le altre finestre restano invariate

Il nuovo format non tocca invece le altre finestre FIFA: novembre, marzo e giugno resteranno regolarmente inserite nel calendario internazionale. Questo schema rimarrà in vigore almeno fino al Mondiale 2030, la cui organizzazione e formula sono ancora in fase di definizione.

Impatto sui club e sugli allenatori

La nuova pausa lunga a inizio stagione rappresenta una sfida e allo stesso tempo un’opportunità per club e allenatori. Da una parte, meno interruzioni significano maggiore continuità nei campionati, ma dall’altra il rischio è quello di sovraccaricare i giocatori con quattro partite in poche settimane.

Alcuni tecnici, soprattutto nei club di vertice, potrebbero non gradire l’idea di perdere i propri giocatori per quasi tre settimane nel momento in cui la stagione inizia a entrare nel vivo.

Una rivoluzione destinata a durare

La FIFA, che ha dato il via libera al nuovo calendario, punta su questa soluzione per garantire maggiore equilibrio tra impegni internazionali e campionati nazionali, in un contesto sempre più congestionato da tornei e competizioni.

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