Juventusnews24
·24 de setembro de 2025
Caos arbitri, la denuncia di Mazzoleni: «Sono condizionati perchè non ricevono lo stipendio dallo scorso aprile». L’annuncio

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·24 de setembro de 2025
Sulle polemiche arbitrali che stanno infiammando la Serie A, alcune delle quali riguardanti anche l’ultima partita della Juventus, piomba una denuncia clamorosa e inaspettata. A lanciarla non è un addetto ai lavori qualsiasi, ma l’ex arbitro Mazzoleni che, dagli studi di Sportitalia, ha sollevato il velo su una presunta, grave inadempienza economica della Federazione verso i direttori di gara, collegandola direttamente al loro rendimento.
Le parole di Mazzoleni sono un macigno che sposta il dibattito dagli errori tecnici alla serenità professionale di chi è chiamato a decidere.
STIPENDI IN RITARDO – «Ad oggi gli arbitri non hanno ancora ricevuto gli stipendi della parte finale del campionato scorso. VAR, non VAR, eccetera. Vi dico per certo, mancano aprile, maggio e giugno sicuramente. Se vi sembra normale, indipendentemente dagli errori tecnici, che aspettino ancora i soldi della passata stagione… A me sembra un problema della Federazione, che condiziona anche il rendimento degli arbitri in campo».
Ma la denuncia dell’ex fischietto va oltre, svelando un retroscena che descrive un clima di altissima tensione tra l’AIA e la FIGC, con tanto di minacce velate e promesse sorprendenti.
LA “SUPERLEGA” DEGLI ARBITRI – «Inizialmente hanno cercato di minacciare in modo velato la Federazione. Allenamenti, trasferte, diritti di immagine, gestione di presenza: sono tanti soldi. La settimana scorsa una delegazione AIA si è recata a Roma da Gravina, avendo la promessa, non so se fantomatica o da circo, di avere più soldi per meno arbitri, una specie di superlega».
L’intervento di Mazzoleni apre dunque uno squarcio preoccupante sul sistema arbitrale italiano. Oltre alle polemiche per gli errori in campo, emerge un problema strutturale legato alla stabilità economica e al rispetto dei professionisti. La “superlega degli arbitri” promessa dal presidente Gravina appare come una soluzione lontana e incerta, mentre il problema concreto dei pagamenti resta un’ombra sul presente. Una situazione che, come suggerito dall’ex arbitro, non può che alimentare la tensione e condizionare l’intero movimento.