Capello: «L’Italia si impegna ma mancano qualità e velocità nel gioco. Gattuso si è preso una bella patata bollente con coraggio» | OneFootball

Fabio Capello, l’ex tecnico di Juventus e Milan ha parlato della Nazionale Azzura e del ruolo di Gennaro Gattuso: le sue dichiarazioni

Il campionato di Serie A, che ha visto il Cagliari ottenere un punto importante contro l’Udinese, si ferma per gli impegni delle Nazionali. Di fatto l’approccio alle prossime cruciali sfide della Nazionale Azzurra, valide per le qualificazioni ai Mondiali 2026, è stato analizzato da una delle voci più autorevoli del calcio italiano: Fabio Capello, l’ex tecnico di Milan e Juventus, noto per il suo rigore tattico. Intervenuto ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio, Capello ha espresso un giudizio schietto sul lavoro in corso del nuovo CT.

Un passo avanti nell’aggressività azzurra

Capello ha immediatamente riconosciuto il merito principale della gestione tecnica attuale: aver restituito all’Italia una forte identità in termini di impegno e spirito di sacrificio. In merito ha dichiarato:

«Abbiamo visto un’Italia agonisticamente valida si è impegnata su ogni pallone, con cuore e anima. Questo è già un passo avanti. Mancano qualità e velocità nel gioco. In queste partite alla portata vedremo quanti miglioramenti ci saranno. Gattuso si è preso una bella patata bollente con molto coraggio, non come quelli che hanno lasciato la panchina a metà percorso».

L’urgenza di migliorare qualità e velocità

Nonostante il ritrovato spirito combattivo, l’ex tecnico ha evidenziato le aree in cui la Nazionale deve necessariamente progredire per competere ad alti livelli.

Le prossime due gare di qualificazione ai Mondiali 2026 contro Estonia e Israele saranno il banco di prova ideale per misurare questi progressi. È fondamentale che l’Italia trasformi l’impegno agonistico in un gioco più fluido, rapido e tecnicamente rifinito.

L’3logio del coraggio di Gennaro Gattuso

Capello ha infine riservato parole di stima e incoraggiamento per Gennaro Gattuso, l’attuale commissario tecnico, che ha ereditato la panchina azzurra in un momento delicato.