Capello punta il dito: «Avevo previsto il gol del Villarreal per questo motivo, ecco qual è stata la cosa più grave di tutte». Poi sui cambi di Tudor la pensa così! | OneFootball

Capello, ex allenatore della Juve ed ora opinionista, si è espresso così dopo il pareggio per 2-2 contro il Villarreal. Le sue dichiarazioni

Un’analisi a due facce, tra elogi e critiche. Il giorno dopo il pareggio beffa della Juventus a Villarreal, arriva la lucida analisi di Fabio Capello. Dagli studi di Sky Sport, l’ex tecnico ha promosso l’impatto di Francisco Conceicao, ma ha bacchettato Igor Tudor per la gestione dei cambi e, soprattutto, per la fragilità della squadra sui calci d’angolo.

VILLARREAL JUVE 2-2: LA CRONACA

L’effetto Conceicao: “La sua fantasia ha cambiato la partita”

La nota più lieta della serata, secondo Don Fabio, è stata l’ingresso in campo di Conceicao. «È cambiata la Juve, c’era equilibrio, la fantasia di questo giocatore ha messo in difficoltà il Villarreal e per un periodo la Juve è stata tranquilla, dominando». Un elogio totale per il portoghese, autore del gol del momentaneo 2-1 e vero mattatore della ripresa.

Le critiche: i cambi e i calci d’angolo

Ma la Signora non ha saputo chiudere la partita, e qui iniziano le critiche. La prima è per la gestione dei cambi. «La squadra è calata molto negli ultimi 20 minuti, probabilmente qualche sostituzione andava fatta in anticipo», ha spiegato Capello, che non ha capito perché David sia rimasto in campo così a lungo.

La seconda, e più grave, è sulla difesa da palla inattiva. «La cosa più grave è che su tutti i calci d’angolo la Juve è sempre stata sorpresa. La palla di testa è stata presa dagli avversari. Sempre». Un problema strutturale, che alla fine è costato il gol del pareggio. «Avevo previsto il gol proprio per quel motivo», ha chiosato amaramente.

Le parole di una leggenda come Capello sono un campanello d’allarme. La Vecchia Signora ha un potenziale offensivo enorme, ma per tornare grande in Europa deve ritrovare la solidità e l’attenzione sui dettagli. La Juve torna dalla Spagna con un punto, ma anche con due, importanti lezioni da imparare.