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·12 de novembro de 2025

Caprile: «Bielsa, Nicola, Pisacane e Buffon, vi racconto il percorso che mi ha portato in Nazionale!»

Imagem do artigo:Caprile: «Bielsa, Nicola, Pisacane e Buffon, vi racconto il percorso che mi ha portato in Nazionale!»

Elia Caprile, portiere del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni direttamente da ritiro della Nazionale italiana di Gennaro Gattuso: le sue parole

Elia Caprile ha parlato per i canali ufficiali dell’Italia, il tutto aprendosi e fornendo uno spaccato di quello che è stato il suo percorso. Il portiere del Cagliari e della Nazionale italiana ha rilasciato delle dichiarazioni dal ritiro della squadra di Gennaro Gattuso (la sua conferenza). Le sue parole:

BUFFON COME ISPIRAZIONE – «Si, Gigi è stato il mio primo punto di riferimento per la scelta di giocare in questo ruolo! E’ stato lui che mi ha fatto innamorare al giocare come portiere, all’avere una maglietta diversa, all’avere i guanti e sporcarsi, e all’avere delle responsabilità belle».


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PRIMA CONVOCAZIONE NAZIONALE – «Per me è il coronamento di un sogno che avevo fin da piccoli, però non lo vedo come un punto di arrivo, ma come un punto di partenza. Sono arrivato qua con il lavoro ed i sacrifici, ora non voglio smettere di fare queste cose. Non me l’aspettavo e non me l’ha detto il mister, l’ho scoperto venerdì dopo l’allenamento con il Cagliari. E’ stata una bella sorpresa, l’ha prima persona alla quale l’ho detto è stata la mia fidanzata, con un messaggio. ».

PERCORSO – «Le esperienze che ho fatto sono state fondamentali, mi hanno aperto un mondo a livello sportivo e di vita (Leeds di Bielsa n.d.r.). Mi ha aperto la mente ed obbligato ad adattarmi a situazioni nuove e diverse, ad imparare una lingua nuova che non conoscevo. Ho passato il Covid e vissuto tutto quel periodo da solo, anche questo mi ha portato ad adattarmi. E’ stata un’esperienza difficile che sono contento di aver fatto».

ALLENATORI DECISIVI – «Tutti quelli che hanno creduto in me: Mignani in Serie B, Nicola e Zanetti in Serie A; per poco perché poi mi sono fatto male. Anche Conte nonostante mi abia fatto giocare poco, Nicola appunto ed ora mister Fabio Pisacane. Oltre loro anche tutti i mister dei portieri, cerco di trarre sempre qualcosa di nuovo e bello da tutte le persone che incontro nel mio percorso!».

RICORDO DI BIELSA – «La prima convocazione in Premier League è una di quelle cose che mi porterò per sempre dentro di me!».

RUOLO DEI MIEI GENITORI – «Hanno sempre appoggiato le mie scelte, senza di loro non sarei in Nazionale e non sarei né la persona né il portiere che sono. Ho avuto la fortuna di avere due genitore che hanno sempre creduto in me e che hanno sempre appoggiato i miei sogni facendo sacrifici. Sono contento della persona che sono diventato».

DA NAPOLI A CAGLIARI – «Io mi alleno per giocare, soffro la partita perché voglio essere decisivo. Mi piace prendermi le responsabilità, feci la scelta di lasciare Napoli perché non vedevo sbocco per giocare. Sono stato molto contento di essere arrivato a Cagliari, ringrazio la società che ha creduto in me. Mi chiamano Sant’Elia, si rifà al santo di uno dei quartieri della città».

LA CRESCITA DI CAPRILE – «Ogni anno per fortuna sono cresciuto, questo adattandomi a campionati e livelli diversi, ho fatto Serie C, B e A, richiedono cose diverse. Ho avuto la fortuna di conoscere mister (dei portieri e delle squadre) che mi hanno richiesto cose differenti. Mi sono dovuto mettere alla prova ed ora mi sento cambiato e migliorato in tutto, non sono neanche a metà del percorso: ho ancora tante cose da fare ed imparare».

PORTIERE MODERNO – «Per me significa essere un portiere che partecipa alla partita e che non si limita a guardare, che gioca con i piedi e che si fa sentire con la voce, stessa cosa nelle uscite. Poi se Caprile è un portiere moderno lo devono dire gli altri».

FUORI DAL CAMPO – «Sto trovando poco tempo per suonare il pianoforte anche perché la mia ragazza è incinta, mi sono concentrato sul prepararmi all’essere papà. Ho fatto le spese per preprarare tutto, nell’ultimo periodo ho avuto poco tempo, spero di trovarne più avanti. Figlio in arrivo? Sono giorni di attesa perché dovrebbe nascere a breve, mi è arrivata la convocazione per cui è stata una settimana ricca di gioie. Spero che mio figlio mi aspetti per qualche giorno in più (ride n.d.r.), si chiamerà Edoardo. Sogno? Sarò felice se sarò un bravo papà!».

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