Inter News 24
·07 de janeiro de 2025
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Intervenuto sul proprio canale YouTube per la consueta top 11 della giornata di Serie A, Fabio Caressa ha commentato anche la finale di Supercoppa Italia persa dall’Inter contro il Milan. Il noto giornalista inserisce Bastoni nella top 11 di giornata e si espone anche sulla differenza tra Calhanoglu e Asllani.
SU BASTONI E SU INTER MILAN – «L’Inter ha perso il derby ma metto Bastoni nella top 11 (della 18° e 19° giornata, ndr) perché è uno dei giocatori fondamentali. Non è un caso che l’Inter si sia un po’ persa, non solo per questo, ma quando Bastoni ha preso la pallonata in faccia. Il derby dell’Inter ci dice quanto conta la testa: dal 2-1 del Milan in avanti, l’Inter è sembrata più simile all’Inter vista nelle prime giornate di campionato rispetto a quella che abbiamo vista dal 4-4 con la Juve in avanti. Tutti abbiamo detto che l’Inter era fortissima, prendeva tanti gol perché era cambiata l’applicazione. Dopo il 4-4 hanno detto che si erano parlati e avevano capito di dover fare quel metro in più per il compagno. La mia impressione è che sul 2-0, in pieno controllo, l’Inter abbia pensato che la partita fosse finita. E quando la partita si riaccende, tu hai staccato la spina e non riesci a reagire».
SU CALHANOGLU E ASLLANI – «E poi c’è un’altra cosa. Esce Calhanoglu: vero che l’Inter è andata in vantaggio senza Calhanoglu ma Calhanoglu ha la personalità, a centrocampo, per dettare i ritmi, per far salire la squadra in modo giusto. Parlando con rispetto per Asllani, sono due categorie diverse: uno guarda avanti, l’altro indietro. L’assenza di Calhanoglu è importante per l’Inter, quando manca si sente a meno che Inzaghi non si inventi qualcosa d’ora in poi. Mi sembra che l’Inter abbia mollato un po’ di testa nel derby, si sia sentita troppo sicura, un po’ superiore ed è un atteggiamento che un po’ ha avuto quest’anno e deriva dall’aver dominato il campionato l’anno scorso. Così non ha una percezione effettiva del pericolo, viene sottovalutato e questo porta a prendere più gol, Sommer non sta facendo come l’anno scorso e lo dicono i numeri. Questo porta a cali di tensione che possono portare a ciò che è successo in Supercoppa».