Caso Pavard e tensioni Calhanoglu-Lautaro: l’Inter tra nervosismi social e nodi di spogliatoio | OneFootball

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·03 de julho de 2025

Caso Pavard e tensioni Calhanoglu-Lautaro: l’Inter tra nervosismi social e nodi di spogliatoio

Imagem do artigo:Caso Pavard e tensioni Calhanoglu-Lautaro: l’Inter tra nervosismi social e nodi di spogliatoio

In casa Inter l’estate si preannuncia tutt’altro che serena. Tra casi social, tensioni interne e un mercato ancora tutto da scrivere, i nerazzurri vivono giornate di inquietudine a pochi giorni dal raduno che segnerà l’inizio della stagione 2025/26.

Caso Pavard e tensioni Calhanoglu-Lautaro: l’Inter tra nervosismi social e nodi di spogliatoio

Due vicende in particolare stanno catalizzando l’attenzione dei tifosi: il caso Pavard e il confronto a distanza tra Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu.


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Pavard gioca a padel, tifosi interisti furiosi: “E la caviglia?” Il primo caso riguarda Benjamin Pavard, rientrato anticipatamente dal Mondiale per Club a causa di un infortunio alla caviglia patito a fine aprile durante la sfida contro la Roma. Il problema fisico aveva impedito al difensore francese di scendere in campo nelle fasi decisive della stagione, inclusa la finale di Champions League persa dai nerazzurri.

Tuttavia, nelle ultime ore, sui social è comparsa una fotografia che ritrae Pavard impegnato in una partita di padel a Porto Cervo, in compagnia dell’amico e compagno di nazionale Theo Hernandez. L’immagine ha scatenato un’ondata di rabbia e sarcasmo tra i tifosi dell’Inter, che hanno sollevato dubbi sulla reale entità dell’infortunio e sull’opportunità di praticare attività sportiva nonostante il recente stop.

Tra i commenti più frequenti si leggono accuse di scarsa professionalità e mancanza di rispetto verso la maglia nerazzurra: “Un’altra presa in giro dopo Calhanoglu”, “E la caviglia malconcia?”, “Il padel guarisce la caviglia?”, fino a inviti espliciti a cedere il giocatore. Una reazione di pancia, certo, ma indicativa di un malcontento latente alimentato dalla delusione per la scorsa stagione e da un mercato ancora fermo ai blocchi di partenza.

Lautaro e Calhanoglu: confronto telefonico, ma le fratture restano Parallelamente, un’altra vicenda agita lo spogliatoio interista: la tensione tra il capitano Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu. Tutto nasce dalle parole pronunciate dall’argentino al termine della finale del Mondiale per Club persa contro il Fluminense, a cui il centrocampista turco aveva replicato con un duro post sui social. Un botta e risposta che ha lasciato strascichi evidenti.

Nei giorni scorsi è arrivato il primo segnale di distensione: un confronto telefonico tra i due protagonisti per cercare di spiegarsi e ridurre le distanze. La conversazione, avvenuta mentre Calhanoglu si trova in Turchia per recuperare dall’infortunio e Lautaro si gode le vacanze, non ha però portato a un vero chiarimento definitivo. Le posizioni restano distanti e la sensazione è che, al di là delle parole, la frattura sia profonda.

Non è affatto certo che i due saranno ancora compagni di squadra nella prossima stagione. Calhanoglu, infatti, è considerato in uscita: il Galatasaray si è fatto avanti, ma l’offerta dei turchi (tra i 20 e i 25 milioni) è distante dalle richieste dell’Inter. I nomi sondati come possibili sostituti — tra cui Ederson, Rovella e Stiller — hanno costi decisamente superiori, complicando le manovre del club.

Spogliatoio fragile e mercato in stand-by Questi episodi confermano una certa fragilità interna al gruppo, acuita dalla delusione per la stagione appena conclusa e dall’incertezza che avvolge il mercato. L’Inter si trova di fronte a un bivio: da un lato la necessità di rasserenare un ambiente agitato e ridare compattezza allo spogliatoio, dall’altro l’urgenza di intervenire con decisione per rafforzare la rosa e colmare le lacune evidenziate nei momenti chiave.

Le prossime settimane saranno decisive non solo per definire i volti della nuova Inter, ma anche per ricostruire quelle dinamiche interne che — al di là delle individualità — restano fondamentali per ogni squadra vincente.

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