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·05 de setembro de 2025
Caso portiere 13enne: niente invito a Coverciano dopo la squalifica di un anno

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·05 de setembro de 2025
La vicenda che aveva commosso il mondo del calcio italiano ha preso una piega inattesa.
Il giovane portiere 13enne del Volpiano Pianese, aggredito e picchiato dal padre di un avversario al termine di un torneo giovanile a Collegno, non sarà invitato a Coverciano come inizialmente annunciato.
Dal sostegno dei campioni alla marcia indietro della FIGC
Dopo l’episodio, erano arrivate numerose manifestazioni di solidarietà da parte di grandi ex portieri della Nazionale: Dino Zoff, Gigi Buffon e Gianluigi Donnarumma avevano espresso vicinanza al ragazzo, e quest’ultimo, in conferenza stampa, lo aveva invitato simbolicamente a Coverciano per mostrargli il sostegno della Nazionale.
Tuttavia, la FIGC ha rivisto la sua decisione alla luce di nuovi elementi emersi in seguito alla diffusione delle immagini dell’episodio.
La squalifica: un anno di stop per condotta violenta
Come riportato da La Gazzetta dello Sport, il Giudice sportivo della Lega Nazionale Dilettanti ha squalificato il 13enne per un anno a causa di una condotta considerata violenta e antisportiva (pugni e manate a un avversario a terra) avvenuta prima dell’aggressione dell’adulto. Quest’ultimo gesto, sebbene gravissimo e ingiustificabile, non è stato ritenuto sufficiente per cancellare la responsabilità del giovane calciatore nella rissa.
Un caso che solleva interrogativi sul calcio giovanile
La vicenda evidenzia due aspetti cruciali: da un lato, la necessità di proteggere i giovani atleti da episodi di violenza esterna; dall’altro, l’importanza di promuovere comportamenti corretti in campo, anche nelle categorie giovanili. La decisione della Federazione appare come un segnale volto a sottolineare che il fair play è imprescindibile, indipendentemente dalle circostanze successive.