Cassano si scaglia di nuovo contro Allegri: «Se uno è carne domani mattina non può diventare pesce». Nuovo attacco all’ex Juve | OneFootball

Cassano si scaglia di nuovo contro Allegri: «Se uno è carne domani mattina non può diventare pesce». Nuovo attacco all’ex tecnico della Juventus

Antonio Cassano, ex fantasista e noto per le sue opinioni schiette, è tornato a parlare di Massimiliano Allegri in un’intervista a Viva El Futbol. Il ritorno dell’allenatore al Milan ha suscitato un’analisi approfondita da parte di Cassano, che non ha mancato di esprimere i suoi dubbi sull’operato dell’ex allenatore bianconero.

Il giudizio di Cassano sull’ex Juventus è tutt’altro che positivo. Secondo l’ex calciatore, Allegri non ha ancora dimostrato di poter fare qualcosa di concreto: «Io ho seri dubbi che lui possa fare qualcosa di concreto. Perché uno se è carne domani mattina non può diventare pesce. Se ci fosse da carne a pesce, un’evoluzione piano piano per arrivare a pesce, io dico: ‘Okay, perfetto, piano piano sta cambiando qualcosa’. Io ne dubito». Cassano, dunque, non crede che Allegri possa subire una trasformazione tale da diventare l’allenatore che riesce a far giocare bene la sua squadra, come fatto da altri in passato.

L’ex attaccante, però, ha anche chiarito che, qualora Allegri dovesse sorprendere e riuscire a cambiare il suo approccio, sarebbe pronto a ricredersi e ad applaudire l’allenatore: «Se dovesse riuscire a vincere il campionato facendo ciò che ha fatto il Napoli 3 anni fa, io sono lì ad applaudirlo»

Cassano ha anche sollevato una riflessione su chi abbia preso la decisione di portare Allegri al Milan. Secondo lui, bisogna capire se sia stata una scelta fatta dal direttore sportivo, Igli Tare, o dalla proprietà: «Voglio capire chi ha fatto la scelta di Allegri, se Tare oppure la proprietà». Il giudizio di Cassano, quindi, dipenderà anche dalla comprensione dei meccanismi interni alla società rossonera.

In conclusione, Cassano ha ribadito che, come sempre, sarà il campo a parlare: «La cosa fondamentale è il campo che parla». L’ex calciatore rimane scettico, ma attende di vedere se Allegri saprà smentire le sue perplessità.