Castel di Sangro, 14.000 presenze al giorno: il ritiro del Napoli è un modello di successo. Le istituzioni: “Risultati storici, le polemiche fanno solo male” | OneFootball

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·07 de agosto de 2025

Castel di Sangro, 14.000 presenze al giorno: il ritiro del Napoli è un modello di successo. Le istituzioni: “Risultati storici, le polemiche fanno solo male”

Imagem do artigo:Castel di Sangro, 14.000 presenze al giorno: il ritiro del Napoli è un modello di successo. Le istituzioni: “Risultati storici, le polemiche fanno solo male”

Il ritiro estivo del Napoli in Abruzzo si conferma un volano per il territorio: crescita delle presenze turistiche, ritorno economico, e una promozione che dura tutto l’anno. Le istituzioni locali respingono le critiche e parlano di un progetto strutturato e strategico.

Castel di Sangro, 14.000 presenze al giorno: il ritiro del Napoli è un modello di successo. Le istituzioni: “Risultati storici, le polemiche fanno solo male”

Il ritiro precampionato del Napoli a Castel di Sangro ha ormai superato i confini del semplice evento sportivo, diventando un vero e proprio modello di sviluppo turistico e territoriale. I numeri parlano chiaro: fino a 14.000 presenze giornaliere, incremento delle strutture ricettive, crescita costante delle presenze turistiche dal 2020 a oggi. Un successo che viene ora rivendicato con forza dalle istituzioni locali e regionali, che colgono l’occasione per tracciare un primo bilancio, respingendo con decisione ogni polemica.


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Presenze record e sviluppo ricettivo: i dati premiano il progetto Durante una conferenza stampa tenutasi a Castel di Sangro, il sindaco Angelo Caruso, il presidente della Regione Marco Marsilio e l’assessore Daniele Da Mario hanno fornito un quadro dettagliato degli effetti concreti generati dal ritiro del Napoli sul territorio.

Da Mario ha sottolineato come l’intero comprensorio abbia registrato, secondo dati ISTAT, un aumento del 33% delle presenze turistiche negli ultimi anni, in coincidenza con l’arrivo del Napoli. “Non parliamo solo di numeri, ma di un effetto sistemico: più turisti, più investimenti, più occupazione. Dal 2019 al 2024 il territorio ha visto crescere l’offerta ricettiva con 2.200 nuovi posti letto”.

Il picco si è registrato proprio durante i giorni del ritiro: fino a 14.000 presenze quotidiane, stimate attraverso l’analisi dei dati delle reti telefoniche. Un impatto che, come ha spiegato Caruso, “non si esaurisce nei giorni del ritiro, ma si estende durante l’intero anno, rafforzando la vocazione turistica di tutta l’area”.

Caruso: “Una promozione mediatica che altrimenti non ci saremmo potuti permettere” “Accogliere una squadra campione d’Italia è un privilegio e un’occasione irripetibile”, ha affermato il sindaco Caruso. “Oggi possiamo dire di aver superato le aspettative: il territorio ha ottenuto visibilità mediatica impagabile, attenzione da parte dei grandi media, e ha potuto ospitare tre trofei nazionali. Il merito è anche dell’impegno collettivo della comunità, e dell’impiantistica sportiva d’eccellenza che abbiamo saputo offrire”.

Marsilio: “Chi critica, danneggia l’Abruzzo. Alcune polemiche alimentano pregiudizi” Il presidente Marsilio ha voluto respingere con fermezza le critiche rivolte ai costi del ritiro e alle scelte regionali: “Si parla tanto del milione di euro investito, ma senza considerare il ritorno generato. Chi alimenta queste polemiche politiche non fa un buon servizio alla propria terra. E in alcuni casi, le critiche sfociano anche in forme di pregiudizio e razzismo nei confronti di Napoli e dei suoi tifosi. È inaccettabile”.

Marsilio ha rivendicato la scelta strategica fatta nel 2020: “Il ritiro è nato in piena emergenza Covid, da una necessità del Napoli, ma è diventato un progetto strutturato, frutto della visione di chi ha creduto in questo territorio. I risultati ci danno ragione: l’aeroporto d’Abruzzo è cresciuto del 44%, il flusso turistico è aumentato, e oggi siamo diventati una meta consolidata per eventi sportivi di alto livello”.

Un modello che guarda al futuro Le istituzioni confermano la volontà di proseguire la collaborazione con il Napoli, anche per le stagioni a venire. Non ci sarà competizione con altre realtà come il Trentino, ha precisato Marsilio: “Non intendiamo fare confronti né gare al rialzo. La decisione finale spetta al club, ma siamo pronti a proseguire in questo percorso, eventualmente rivedendo alcuni dettagli organizzativi”.

Sui futuri accordi, si continuerà a rispettare la libertà decisionale del club anche per quanto riguarda la gestione degli allenamenti (porte aperte o chiuse), mentre si valuta l’eventuale miglioramento dell’offerta sportiva a livello comprensoriale, con riferimento anche alla pista di atletica di Rivisondoli.

Una realtà ignorata per anni, oggi finalmente riconosciuta “Siamo riusciti a fare in Abruzzo ciò che il Nord fa da decenni”, ha dichiarato Caruso. “Abbiamo superato pregiudizi e barriere, portando le grandi squadre in Alto Sangro. È un risultato storico, costruito con serietà e visione. E chi continua a ignorare questo modello – che ha pochi eguali in Europa – fa solo danno”.

Marsilio ha concluso con un appello alla responsabilità e al realismo: “Non si può far finta che tutto questo non sia accaduto. Non si può rispondere al successo con il discredito. Il territorio ha risposto, il Napoli ha risposto, e noi continueremo a lavorare perché l’Abruzzo sia sempre più protagonista nel panorama del turismo sportivo”.

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