Calcio e Finanza
·17 de setembro de 2025
Cause e ritardi, così può saltare l’accordo su San Siro: 2027 anno decisivo

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·17 de setembro de 2025
C’è una data definitiva e decisiva per il progetto San Siro: si tratta del 28 febbraio 2027. Entro quella data, infatti, dovranno partire i lavori per il nuovo stadio, come messo nero su bianco nei documenti approvati oggi dalla giunta del Comune di Milano e su cui voterà il consiglio comunale nei prossimi giorni.
In particolare, infatti, il contratto tra Comune di Milano, Inter e Milan per la cessione dello stadio potrà essere risolto “in caso di mancato avvio, entro il 28 febbraio 2027, dei lavori edili inerenti la costruzione del nuovo stadio”.
In particolare, cioè, si presuppone che entro la data si siano avverate le seguenti circostanze, come si legge nei documenti:
Tuttavia, ava anche sottolineato come siano previsti due termini di 12 e successivi altri 12 mesi per fare sì che si realizzino circostanze essenziali (rilascio permessi, atti amministrativi, ecc.) o non si verifichino circostanze ostative al corretto sviluppo del procedimento amministrativo prodromico alla realizzazione delle opere previste.
Cosa succederà in caso di risoluzione del contratto? Nel caso in cui i lavori non vengano avviati per cause non imputabili ai club, le società avranno diritto diritto alla restituzione degli importi versati fino ad un massimo di 20 milioni e dovranno ovviamente riconsegnare lo stadio e le aree limitrofe, ma non dovranno corrispondere al Comune alcun importo per l’utilizzo dello Stadio Meazza per i primi due anni successivi della convenzione per l’uso.
Nel caso invece le cause siano imputabili ai club, le società avranno un rimborso del corrispettivo versato, al netto dell’importo cheavrebbero dovuto corrispondere al Comune per il godimento dello Stadio Meazza ma non avranno diritto ad alcun rimborso spese e inoltre dovranno corrispondere al Comune una penale di 20 milioni di euro.
Inoltre, “qualora intervengano indagini o procedimenti penali che impediscano l’inizio dei lavori nei tempi concordati e conseguentemente mettano in discussione la bancabilità del progetto, si impegnano a (i) incontrarsi per valutare la soluzione, (ii) cercare di salvaguardare l’efficacia del contratto, (iii) valutare la possibilità di addivenire alla risoluzione del contratto. Ove le indagini o il procedimento penale che impediscano la bancabilità del progetto e quindi l’avvio dei lavori si aprano nei primi 9 mesi dalla stipula del contratto di vendita, ciascuna parte potrà recedere dal contratto entro i successivi 30 giorni con restituzione della GFU a fronte del solo rimborso del corrispettivo versato. Resta ferma in tal caso l’indennità per l’utilizzo dello Stadio Meazza e la locazione dello stesso per i successivi 5 anni”, si legge ancora nei documenti.
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