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·06 de outubro de 2025

Che difficoltà ha riscontrato la Juve? L’analisi di Pedullà non lascia dubbi

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Pedullà sicuro sulla situazione attuale in casa Juve: ecco la situazione attuale dei bianconeri

Alfredo Pedullà, nel suo video su YouTube, analizza la situazione attuale della Juventus, sostenendo che le difficoltà non derivano tanto dal mercato, quanto da un problema di gestione e di approccio del tecnico Tudor.

  • Il Mercato non C’entra. Pedullà esordisce affermando che il mercato c’entra poco con le attuali problematiche della Juventus. Spesso i giudizi sul mercato sono influenzati dai risultati, ma se un allenatore non sa o non vuole utilizzare il materiale a disposizione, la colpa non è della campagna acquisti. Ribadisce che l’organico della Juventus è “più che sufficiente” per ottenere un profitto nettamente diverso in termini di qualità di gioco, nonostante alcune lacune.
  • Atteggiamento insufficiente e talento non sviluppato. Secondo Pedullà, l’atteggiamento della squadra nell’ultima partita è stato “insufficiente”. Sottolinea come il talento debba essere sviluppato e tradursi in “fame” in campo, non in “aria di sufficienza”. Questa mancanza di atteggiamento, purtroppo, sembra una costante.
  • Tudor sul banco degli imputati. La critica principale è su Tudor, non solo per ciò che ha fatto, ma soprattutto per ciò che ha detto. Le sue spiegazioni “pre, durante e post” partita non sono state convincenti. Pedullà cita come esempio la dichiarazione di Tudor a pochi minuti da Juve-Milan, in cui affermava di scegliere il centravanti “in base alle opportunità”. Pedullà lo critica duramente, sostenendo che l’allenatore della Juventus deve avere un’idea di centravanti chiara, a prescindere dall’avversario, altrimenti dimostra di avere “poche idee chiare o idee poco chiare”.
  • Due gol figli del caso e l’imbuto del terrore. Ancora peggio, secondo Pedullà, la dichiarazione post-partita di Tudor: “sarebbero bastati due gol in più per essere perfetti”. Il giornalista la definisce una ricerca di “due gol figli del caso” per giustificare risultati che avrebbero dovuto essere migliori. Invece, Tudor avrebbe dovuto parlare dell’atteggiamento rinunciatario, dei cambi che hanno trasformato la Juventus in una squadra “timida, timorosa, impaurita e anzi dentro un imbuto del terrore”. Giocare per lo 0-0 nell’ultima azione “è contro il DNA della Juventus, una squadra che deve giocare per vincere, deve attaccare, non deve essere paurosa”.
  • La confusione di Tudor. Pedullà accusa Tudor di grande confusione e lo avverte: “gli altri non sono stupidi e se continua così gli presentano il conto”. Il conto non sarà per la “pareggite”, ma per la “poca chiarezza di idee sul materiale che gli hanno consegnato”. Lamenta inoltre l’esclusione o il posizionamento errato di giocatori chiave come Conceicao e Yildiz, che non sono stati messi nelle condizioni di esprimere il loro potenziale.
  • La sosta come opportunità: In conclusione, Pedullà esorta Tudor a usare la sosta per “mettere a posto delle idee su un organico che non è così rinunciatario come lui ha fatto vedere in qualche circostanza”, troppo spesso. Non è un problema di organico, ma di come il “sarto che ha la stoffa, la utilizza male”.
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